E’ stato assegnato anche in questo 2014 il Premio Nobel per la Medicina e quest’anno a vincerlo sono stati tre ricercatori, John O’Keefe, May-Britt Moser e Edvard Moser che hanno studiato un particolare del funzionamento del nostro cervello, ovvero come esattamente le cellule riescano a guidarci nella giusta direzione in cui vogliamo dirigerci o spostarci, quali sono le zone cerebrali responsabili di questo processo e come funzionano. John O’Keefe (1939) è di New York, ma anche anche origini irlandesi perché i suoi genitori venivano proprio dall’isola che si trova affianco all’Inghilterra. Al City College di New Nork ha ottenuto la prima laurea, per poi sostarsi alla McGill University di Montreal e continuare la sua formazione al fianco di Ronald Melzack con un dottorato in psicologia. Ad oggi è un neuroscienziato professore all’University College of London nell’Institute of Cognitive Neuroscience and the Department of Anatomy, dove è divenuto professore associato nel 1987. Proprio per questo suo impegno anche nell’isola inglese O’Keefe ha la cittadinanza americana e anche quella inglese. Si è dedicato a lungo allo studio delle cellule e dei processi cerebrali, scoprendo che un particolare tipo di cellula dell’Ippocampo (una regione cerebrale), chiamata place cells, è quella che riesce a controllare le direzioni che assumiamo quando ci muoviamo. Una specie di GPS interno, che è quello che ci consente di adattare il nostro agire e muoversi alla volontà di andare in un determinato luogo, permettendoci di spostarci in un ambiente molto complesso. Mary-Britt Moser ha studiato alla University of Oslo e si è laureata in psicologia nel 1990, dove ha poi conseguito anche un dottorato di ricerca andando così a lavorare al Centre for Neuroscience nell’Università di Edimburgo dal 1994 al 1996, per approdare infine all’University College of London, proprio dove ha conosciuto John O’Keefe. Edvard Moser, marito di Mary-Britt e classe 1962, è un neuroscienziato e psicologo norvegese, che ha fondato The Kavil Institute for System Neuroscience all’università della Norvegia. Anche lui ha inizialmente studiato a Oslo e ha preso una laurea in psicologia, una in matematica e statistica e anche una in neurobiologia. Anche lui, come la moglie, è poi passato per l’università di Edimburgo e infine è approdato a Londra. Questi tre studiosi, proseguendo le ricerche iniziate in solitaria da John O’Keefe, hanno scoperto nel 2005 che esiste anche un’altro tipo di cellule, chiamate grid o cellule griglia, che sono in grado di ricreare delle coordinate all’interno della nostra mente per farci percepire la posizione in cui ci troviamo. Proprio per quella loro ricerca hanno ricevuto il Premio Nobel per Medicina di quest’anno, e l’annuncio della vittoria è stato comunicato a Stoccolma, come usuale, alla conferenza stampa del Karolinska Institutet in Svezia.



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