Oggi guidare è molto più facile che in passato. E anche molto più divertente. La maggior parte delle automobili sono letteralmente infarcite di software e circuiti integrati per semplificare la vita al guidatore. Sistemi automatici di visione e sensori intelligenti si rendono conto dei pericoli e permettono al computer di bordo di prendere in mano tempestivamente la situazione. Telecamere posteriori si accorgono di ostacoli altrimenti invisibili. Insomma: la tecnologia aumenta la sicurezza. Ma non solo. Le nostre automobili sono sempre più connesse. È possibile scaricare i messaggi di e-mail, leggere le ultime notizie o navigare su Internet anche dal cruscotto della vettura, quando si è bloccati nel traffico.
E sul display dei modelli più recenti stanno facendo capolino esattamente le stesse “app” che siamo abituati ad avere sui nostri telefonini. Risultato? Guidare è più semplice e divertente ma… chi è al volante corre seriamente il rischio di distrarsi, mettendo in pericolo se stesso e gli altri. Secondo alcune statistiche ufficiali, negli Stati Uniti nel 2011 ben 3.331 incidenti mortali sono stati causati dalla distrazione del guidatore che, magari, stava messaggiando sul telefonino o giocando con l’elettronica di bordo. Minimizzare le occasioni di distrazione e aumentare la sicurezza sono due grandi sfide che l’elettronica sta affrontando. Come? «Con i più avanzati sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems, assistenza avanzata alla guida) – dice a Ilsussidiario.net Giorgio Scuro, General Manager della Business Unit Automotive, Embedded Solutions, di Micron Technology – Si tratta di veri e propri computer capaci di leggere i cartelli stradali, di dialogare con apposite stazioni di monitoraggio del traffico e con gli altri utenti della strada per valutare la situazione.
La centralina elettronica di controllo in questo modo si rende conto di situazioni di potenziale pericolo, può scegliere le strade meno trafficate e magari innestare il pilota automatico e portarci a casa, mentre noi facciamo altro. Sembra fantascienza, ma non lo è. In varie parti del mondo le case automobilistiche sono in una fase avanzata di sperimentazione. Certo, una macchina di questo tipo deve essere molto “intelligente”: un vero e proprio computer con una buona potenza di calcolo e tanta, tanta memoria». La memoria, infatti, è un elemento chiave di ogni soluzione ADAS. Deve consumare poco, per essere sempre accesa e pronta a reagire ai comandi dell’utente. Già, perché se quando accendiamo il nostro PC siamo disposti ad attendere anche qualche minuto prima di iniziare a lavorare, pretendiamo che l’elettronica di bordo della macchina si “svegli” non appena giriamo la chiave.
«La memoria per le applicazioni in automobile deve garantire la massima sicurezza: a chi di noi piacerebbe essere “hackerato” da un pirata informatico capace di prendere il controllo del volante e di mandarci a sbattere? E deve essere capace di sopportare condizioni climatiche estreme: dai freddi inverni finlandesi alle torride estati africane. Insomma, produrre chip elettronici (e soprattutto memorie) per l’auto è difficile: non è da tutti». E proprio Micron Technologies, uno dei leader mondiali delle memorie a semiconduttore, ha deciso di puntare molte delle sue carte sul mercato dell’automobile. Si è strutturato in maniere adeguata e propone moduli complessi detti eMMC (embedded MultiMedia Card): questi integrano fino a 6 Gbyte di memoria non volatile (che mantiene le informazioni anche quando è spenta) e un processore ad hoc per la gestione; supportano temperature che possono andare da -40 °C fino a +105 °C.
Micron inoltre si è dotata di un laboratorio dove lavora assieme alle principali case automobilistiche per sviluppare le soluzioni di memoria ideali, pensate apposta per le macchine del futuro. Un centro di ricerca che ha sede a Monaco di Baviera: una delle capitali mondiali della tecnologia automobilistica. Come sottolinea Scuro «Ormai la macchina è un sistema elettronico complesso: i modelli più avanzati mettono a disposizione dei passeggeri le stesse opzioni di informazione e intrattenimento del televisore o del PC di casa. Ci si può collegare alla rete Internet. E in più l’elettronica di bordo garantisce sicurezza e guida confortevole. Per questo però non bastano componenti microelettronici e memorie normali, come quelle che si montano sui telefonini o nei computer. Servono dispositivi con un livello di prestazioni e qualità studiati e realizzati ad hoc, da parte di produttori che vogliono consolidare una presenza strategica nel mercato dell’auto. Una scelta che noi di Micron abbiamo fatto da tempo, con le nostre soluzioni di memoria e che ci ha permesso di diventare leader in questo difficile settore che sta crescendo molto rapidamente».