La prima malattia clonata: è il diabete cosiddetto giovanile. Cellule staminali derivate da una donna malata sono state ottenute con la tecnica simile a quella che produsse la famosa pecora Dolly negli anni novanta. Lo fa sapere la rivista Nature che pubblica i risultati dell’esperimento, definito “il primo passo verso una medicina personalizzata”. Lo scopo è riprogrammare le cellule di un malato per quindi sostituirle a quelle malate senza avere il rischio usuale del rigetto.



L’esperimento è stato eseguito da New York Stem Research Foundation e Columbia University. Dalle cellule prelevate è stato tolto il nucleo che è stato introdotto in un ovulo a sua volta privato del nucleo. La nuova cellula ha dato vita a un embrione dal quale sono state prelevate cellule staminali. Adesso si potrà meglio studiare la malattia della paziente su queste nuove cellule. Si tenterà quindi di trasformarle in cellule produttrici di insulina, quelle che nella donna non funzionano più. In futuro, viene detto, si potrà fare altrettanto per altri tipi di malattia. E’ da capire come questa scoperta possa confrontarsi con le leggi di quei paesi che vietano di riprodurre embrioni per la ricerca.

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