Un disco volante è apparso nello spazio, ma non si tratta di alieni. La Nasa, attraverso un’operazione da circa 150 milioni di dollari, ha testato il cosiddetto Low-Density Supersonic Decelerator (Ldsd), cioè il Deceleratore supersonico a bassa densità. Si tratta di un nuovo sistema di atterraggio in vista di futuri viaggi su Marte che andrà a sostituire quelli utilizzati finora. L’Ldsd ha la forma di un disco volante e in questo primo test è stato lanciato con successo nella stratosfera e nella mesosfera. Un pallone pieno di elio lo ha trasportato fino a 36,5 chilometri di altezza, in piena stratosfera, dopo di che la navicella è salita fino a 55 chilometri con i suoi motori a una velocità pari a quattro volte quella del suono. A Mach 4 è avvenuto il fortissimo rallentamento, fino a Mach 2,5, grazie al pallone montato intorno al modulo Ldsd che poi è atterrato nell’oceano grazie a un ulteriore paracdute che si è aperto nella fase finale del volo. A dire il vero quest’ultimo paracadute non si è aperto completamente, ma i tecnici della Nasa hanno fatto sapere che l’esperimento è stato comunque un successo.