Mentre escono in questi giorni gli atti di una giornata di studio dedicata nel 2010 al premio Templeton padre Stanley Jaki, in occasione del primo anniversario della morte, il Master in Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum ha organizzato un corso estivo residenziale di una settimana che si concluderà domani, dedicato all’opera del grande studioso benedettino.
L’Ateneo Regina Apostolorum offre ormai da 12 anni il Master biennale in Scienza e Fede, che può essere frequentato anche remotamente, via Internet, in quanto è possibile accedere online alla registrazione delle varie lezioni, come pure affrontare online le prove d’esame. Quest’anno si è voluto organizzare un corso estivo interamente dedicato all’opera di quello che fu uno dei primi e più illustri insegnanti del Master, appunto padre Jaki, di cui si ricorda il quinto anniversario della scomparsa. Due dei suoi ultimi libri, disponibili anche in italiano, riguardano proprio gli ultimi due cicli di lezioni da lui tenuti al Master nel 2007 e 2009, dal titolo “Il confine invalicabile o la separazione fra scienza e religione” e “Il miraggio del conflitto tra scienza e religione”.
Il corso si è occupato del rapporto scienza e fede alla luce del suo pensiero; le sei giornate sono state dedicate ognuna a un aspetto della sua opera, oltre al profilo biografico, e cioè: cosmologia; tematiche relative all’evoluzione e al disegno intelligente; la relazione mente-corpo e la bioetica; i miracoli, la Bibbia e la scienza. Diversamente dal Master, il corso estivo ha visto la presenza fisica di tutte le persone partecipanti, alcune delle quali venute dagli Stati Uniti, e che hanno avuto così l’occasione di incontrarsi di persona.
Tra gli intervenuti alcuni testimoni (persone che sono state in stretto contatto con padre Jaki quando era vivo) e varie personalità esperte nei diversi campi, in particolare: il prof. Costantino Sigismondi per la cosmologia; il dr. Hrvoje Relja, dell’Università di Spalato, per la filosofia; il prof. Pietro Ramellini per la le tematiche relative alla biologia e all’evoluzione; la prof.ssa Lorella Congiunti, dell’Università Urbaniana, riguardo al Disegno Intelligente; Padre Alberto Carrara sui temi biblici; la prof.ssa Lucia Guerra Menéndez dell’Università San Pablo CEU di Madrid, sui temi della bioetica; Padre Gianfranco Berbenni, il prof. Aleessandro Giostra sul caso Galileo, ed altri ancora.
Gli oratori hanno messo in luce i vari aspetti della sua poliedrica attività di studioso. A cominciare dal tema dell’evoluzione: mentre padre Jaki accettava la teoria darwininana e post-darwiniana sull’evoluzione come la sola soddisfacente dal punto di vista scientifico, non ha mai mancato di porre in rilievo i punti deboli della stessa e di rifiutare la filosofia che solitamente ad essa si accompagna e, in quanto portatrice delle pretese filosofiche di Darwin, tendenti a screditare la Bibbia.
Padre Jaki ha anche posto in risalto (sulle orme di Pierre Duhem), che la scienza moderna ha potuto sorgere solo a partire dal Medioevo cristiano, con il Commento alla Fisica di Aristotele lasciatoci da Giovanni Buridano, dove viene per la prima volta avanzata la teoria del moto inerziale (teoria dell’impetus), teoria poi ripresa sia da Copernico che da Cartesio che da Newton.
Ci ha anche lasciato una vibrante storia della scienza (La strada della scienza e le vie verso Dio, Jaca Book), in cui mostra come la posizione filosofica che ha permesso lo sviluppo tanto della scienza quanto della religione cattolica, sia stato il realismo moderato.
Padre Jaki ha poi anche scritto parecchi volumi dedicati a John Henry Newman, fra cui una monumentale opera Newman to Converts: an Existential Ecclesiology, in cui traccia la storia di una ventina di persone che si sono convertite dall’anglicanesimo al cattolicesimo chiedendo consiglio a Newman.
Un altro volume interessante e in qualche modo inaspettato è dedicato alla conversione al cattolicesimo del premio Nobel per la letteratura Sigrid Undset, nota in Italia soprattutto per il romanzo Kristin figlia di Lavrans. Non sono mancate fra le opere di padre Jaki anche ricostruzioni storiche come quelle sul miracolo del Sole a Fatima e sulla Madonna di Guadalupe, nonché vari trattatelli sugli argomenti principali della fede cattolica, come Perché credere in Gesù, e Perché credere nella Chiesa.
Il senso principale della sua opera, come è emerso anche da queste giornate, è che non può esserci conflitto tra il più importante degli “idoli” del nostro tempo, ossia la scienza, e la religione cattolica, in quanto è stata proprio quest’ultima a permetterne la nascita, nascita che non si è verificata in alcuna delle altre antiche civiltà della Terra. Padre Jaki ha anche esaminato i limiti di quella scienza che sembra non avere limiti, stabilendo che essa ha competenza solo nell’ambito di ciò che è misurabile.