L’astinenza da alcool comporta delle modifiche del nostro cervello, che rallenta le sue funzioni fondamentali, come apprendimento e memoria. Di conseguenza per riattivare queste funzioni è necessario assumere ancora alcool. Lo studio è di un team italiano composto da ricercatori delle di Carla Cannizzaro dell’ Università di Palermo , Marco Diana del Laboratorio di Neuroscenze cognitive “G. Minardi” del Dipartimento di Chimica e Farmacia dell’Università degli Studi di Sassari e Saturnino Spiga ed Enrico Sanna del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università di Cagliari ed è stato pubblicato sulla rivista PNAS, Proceedings of the national Academy of Sciences of the United States of America. È necessario mantenere un cervello altamente flessibile perché gli esseri viventi ricevono e rispondono agli stimoli dell’ambiente nel corso di tutta l’esistenza. Questa quantità di informazioni è immagazzinata nel sistema nervoso centrale e serve ad assicurare plasticità. Questo non succede nel cervello dell’alcolista in astinenza per mancanza di dopamina (Serena Marotta)



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