Dai trattamenti estetici alla lotta contro il cancro allo stomaco. E’ questa la svolta che potrebbe presto riguardare il botulino, la tossina utilizzata in ambito medico e nel ben più conosciuto Botox, la preparazione farmacologica che comunemente si usa per riempire le rughe e i solchi sul viso. Secondo uno studio effettuato dagli scienziati della Columbia University Medical Centre di New York e della Norwegian University of Science and Technology, pubblicato su Science Translational Medicine, questa tossina è in grado di fermare la replicazione delle cellule neoplastiche se iniettata nella sede del tumore. In particolare, i ricercatori norvegesi e statunitensi hanno scoperto che “bloccando i segnali nervosi mediante la somministrazione di botulino è possibile rendere le cellule tumorali più vulnerabili. In questo modo si elimina uno dei fattori chiave che regolano la loro crescita”, ha spiegato Timothy Wang della Columbia University, uno degli autori dello studio. La somministrazione della tossina botulinica, ha aggiunto Duan Chen della Norwegian University, può avvenire attraverso una semplice gastroscopia e risulterebbe meno invasiva e meno costosa rispetto ad altri trattamenti che attualmente vengono utilizzati per contrastare il cancro allo stomaco.



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