Microorganismi e plancton possono sopravvivere all’ambiente estremo dello spazio? A quanto pare sì, almeno secondo le notizie che provengono dalla Stazione Spaziale Internazionale. Durante una passeggiata spaziale, con l’obiettivo di pulire gli illuminatori della stazione, i cosmonauti russi Olek Artemyev e Alexander Skvortsov hanno rinvenuto tracce di plancton marino e altre particelle microscopiche. La comunità scientifica si divide e gli esperti non hanno ancora chiarito come sia possibile trovare organismi di questo tipo in ambienti in cui le temperature possono precipitare fino a tre gradi Kelvin, circa 270 gradi centigradi sotto lo zero. Tra le ipotesi avanzate, si pensa che siano stati trasportati così in alto da correnti atmosferiche oppure portati da qualche navicella. A dare la notizia della scoperta è stato Vladimir Solovyev, responsabile delle missioni scientifiche russe. Al momento la Nasa non conferma, spiegando che “quello che stiamo vedendo sono residui che possono formarsi su elementi più sensibili, come i finestrini, ma anche solamente un guscio che si forma ogni volta che vengono accesi i propulsori”, ha detto a Space.com Dan Huot, portavoce dell’agenzia statunitense. “Per quanto ci riguarda – ha aggiunto – non abbiamo sentito resoconti ufficiali che i nostri colleghi di Roscosmos abbiano trovato plancton marino”.



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