Mistero risolto: i sassi della Death Valley si muovono per la presenza di uno strato sottile di ghiaccio che fa scivolare e pattinare le pietre, accompagnate dall’azione del vento. Ci sono voluti numerosi studi, ma poi la soluzione era più semplice di quanto si potesse pensare. Un esperimento che Richard Norris, paleoceanografo della Scripps Institution di San Diego, ha reputato essere un esperimento noioso, come riferisce il Corriere della Sera. Come facevano massi pesanti anche 300 chili a spostarsi da soli? Per rispondere a questa domanda gli scienziati hanno utilizzato il Gps e un filmato in time-lapse, che ha filmato un sasso mentre si spostava il 20 dicembre 2013, nella stessa giornata si sono mosse una sessantina di pietre. Ore e ore di appostamenti per raggiungere la verità. In pratica Norris ha registrato lo spostamento di un sasso per 224 metri tra dicembre 2013 e gennaio 2014 e ha scoperto che di notte la superficie del lago asciutto si ricopre di uno strato di ghiaccio spesso tra 3 e 6 millimetri. Quando poi si sciolgono le placche n tarda mattinata si verifica lo spostamento – dove i sassi sono spinti inoltre dal vento che soffia a 14-18 km all’ora. I sassi si muovono a una velocità di 2-5 metri al minuto. Svelato quindi il mistero dei sassi che si muovono in Racetrack Playa. (Serena Marotta)



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