A quanto pare, secondo recenti studi, i dinosauri potremmo anche mangiarceli a cena. O almeno, potremmo mangiare quello che è rimasto di quei giganteschi colossi che affascinano tanto gli scienziati. Secondo uno studio condotto da Mike Lee e da altri ricercatori alla University of Adelaide, pubblicato recentemente su Science, alcuni degli uccelli che possiamo osservare oggi sulla terra sarebbero dei discendenti di quegli enormi mammiferi che hanno vissuto 150 milioni di anni fa e che continuano ad affascinarci: gli studiosi, infatti, si sono concentrati nel capire come i corpi di alcuni volatili possano derivare da quelli dei dinosauri e quali similitudini li accomunano, utilizzando dei dati statistici per monitorare l’evoluzione di alcune strutture dei corpo, partendo da dimensioni conosciute. La chiave di partenza della loro ricerca si basa, innanzitutto, su un metodo che era già stato usato per identificare le catene di trasmissione delle malattie e che in questo caso si è applicato, con le dovute modifiche, per definire la storia evolutiva di questi animali. I ricercatori sono stati in grado, grazie alle età di alcune specie e alle loro caratteristiche di anatomia, di ricostruire un albero genealogico che conduce direttamente da alcune specie di uccelli ad alcuni dei giganti estinti. La notizia assolutamente insolita è che la specie degli uccelli sembra essere l’unica ad aver subito questo tipo di evoluzione, seguendo un vero e proprio processo di “rimpicciolimento”. Sulla scia di questa scoperta, è necessario riprendere anche uno studio condotto da Benson e altri ricercatori che ha definito come tutte le specie più antiche di dinosauri hanno attraversato un periodo di crescita – per quanto riguarda la stazza- davvero notevole a partire da 200 milioni di anni fa (i primissimi dinosauri, dunque): questo, però con un’eccezione. La linea evolutiva che dai dinosauri ha poi condotto agli uccelli, invece di crescere in dimensioni, come tutte le altre, vedeva decrescere man mano la propria stazza. Dunque, secondo questi studiosi, il pettirosso che passeggia fuori dalla vostra finestra potrebbe aver avuto come antenato uno spaventoso dinosauro con tanto di squame, corazza e artigli; e tutti gli uccelli in generale potrebbero avere un’origine evolutiva comune ricondotta, appunto, ai dinosauri.



Leggi anche

Matteo Bassetti: "Proteggiamo i bambini dal virus respiratorio sinciziale"/ "Aviaria? Non preoccupa"Diabete, nuove cure bloccano il picco di zuccheri/ Lo studio: insulina modificata agisce con iperglicemia