La prima cosa che viene in mente dell’aspirina (Acido Acetilsalicilico) è senza dubbio la sua funzione antidolorifica, ma c’è anche chi l’assume per diminuire rischi cardiovascolari e quindi di infarto. Secondo la revisione di alcuni studi scientifici, l’assunzione di aspirina in dosi regolari potrebbe essere protettiva anche nei confronti di alcuni tipi di cancro: la ricerca è stata condotta alla Queen Mary University di Londra, e se già si sospettava che questo principio attivo fosse efficace in alcune tipologie di tumore (come quello al seno, alla prostata, alle ovaie e anche alla pelle), la grande novità è che potrebbe essere efficace perfino nel proteggere dal cancro allo stomaco e al colon. In particolare, i ricercatori hanno scoperto che prendere l’aspirina per 10 anni riduce l’incidenza di cancro colon-rettale del 35% e riduce del 40% le morti dovute a questo tipo di patologia. Naturalmente, se è chiaro che dopo un’assunzione regolare di almeno 5 anni il rischio di sviluppare alcuni tumori è ridotto, bisogna essere in grado di guardare anche l’altra faccia della medaglia e cioè gli effetti indesiderati che il farmaco potrebbe produrre, come per esempio sanguinamenti gastrointestinali. Inoltre, ancora non si è in grado di definire con certezza i pro e i contro di questa nuova scoperta, e neanche si è definita la dose ideale in grado di ridurre l’incidenza dei tumore. In ogni caso, Jack Cuzick, uno dei ricercatori, ha affermato che andare a fondo di questa questione sarebbe una tra le cose più utili per la prevenzione dei tumori, insieme alla riduzione del fumo e il controllo dell’obesità.



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