Il rischio di perdere il lavoro fa aumentare i casi di asma. Si aggira intorno al 24 per cento per gli impiegati precari e cresce sino a toccare il 60 per cento nei casi in cui il timore di perdere il posto è in un breve periodo di due anni. Lo rivela uno studio effettuato dai ricercatori dell’Istituto di medicina occupazionale e sociale dell’Università di Dusseldorf, che hanno studiato la relazione tra crisi asmatiche e stress sul lavoro. L’indagine è stata effettuata su 7mila lavoratori nel periodo dal 2008 al 2011, proprio in coincidenza con la crisi economica che ha attraversato l’Europa. Gli esperti hanno quindi riscontrato la comparsa di 105 nuovi casi di asma, esattamente metà negli uomini e metà nelle donne. Ma l’asma non è solo la patologia che interessa i precari: “Abbiamo anche individuato che coloro che non si sentono sicuri di ottenere un contratto a tempo indeterminato sono più soggetti alla depressione”, spiegano gli esperti. Infine, “esiste una relazione fra asma e stress correlato con il lavoro, questa tende a essere leggermente più evidente fra i lavoratori a basso reddito, più giovani e single”. (Serena Marotta)



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