Sposato, una moglie e due figli. Tutto apparentemente bene si potrebbe dire. Invece Daniel Devlin, 46 anni, inglese, ogni giorno si sveglia in una casa con persone che sono per lui del tutto sconosciute, sebbene siano la moglie i i suoi due figli. E ogni giorno deve ricominciare daccapo. Devlin soffre di una malattia fortunatamente rara, ma inquietante. Si chiama prosopagnosia, colpisce il sistema nervoso centrale e impedisce chi ne soffre di riconoscere i volti delle persone. Si tratta in sostanza di una lesione bilaterale e a volte anche unilaterale destra alla giunzione temporo occipitale normalmente in seguito a qualche tipo di trauma. Per risolvere la situazione Devlin ha dovuto sviluppare alcuni stratagemmi, come memorizzare le voci dei suoi familiari e il loro comportamento corporeo in modo da essere sicuro di riconoscerli, ma anche così le difficoltà non mancano. Una volta recatosi a prendere il figlio all’uscita da scuola ha portato a casa per sbaglio un altro. L’uomo ne soffre dalla nascita perché la parte del suo cervello responsabile del riconoscimento non si è mai sviluppata in modo appropriato. Nonostante questa situazione, la famigliola cerca di vivere la malattia del capo famiglia in modo divertente sdrammatizzandone gli inconvenienti: se incontrasse la moglie in modo inaspettato, ha detto, e lei facesse finta di non riconoscerlo, la donna sarebbe per lui una perfetta sconosciuta.



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