Si può morire a causa degli effetti del wireless, il wi-fi, tanto decantato sistema di collegarsi a Internet senza la connessione via cavo? Tutti, dai politici agli studiosi e i semplici utenti invocano sempre di più la possibilità di connettersi ovunque e comunque, per la strada, in montagna, al mare e al bar rivendicando il diritto a internet continuo e senza problemi. Per Jenny Fry, studentessa inglese di 15 anni, questo ha voluto dire la morte. Si è impiccata perché da tempo soffriva di sintomi che le rendevano la vita impossibile: stanchezza, mal di testa continui, problemi alla vescica. Per la madre, che ha denunciato il caso, si tratta di effetti causati dalla connessione wireless. Secondo le prime informazioni, il caso della ragazzina ha una ragione precisa: si chiama elettrosensibilità. Tecnicamente EHS, si tratta di sintomi fisici o psicologici che sarebbero causati da campi magnetici, elettrici o elettromagnetici. Non è riconosciuta come malattia ufficiale perché mancherebbero le evidenze scientifiche per dimostrare il rapporto causa-effetto. Per gli esperti, si tratterebbero invece di problemi di natura psicologica della persona. Ma secondo la madre di Jenny, i cui sintomi sono cominciati ad apparire nel 2012, le condizioni della figlia peggioravano quando si avvicinava a una zona dove si trovava un router wireless. La famiglia aveva eliminato il router da casa, ma la scuola frequentata dalla ragazza ne era provvista, cosa che continuava a far star male Jenny, secondo i familiari. Nonostante le proteste della famiglia di spostare la figlia in zone lontane dal wi-fi, la scuola ha sempre sostenuto che non c’erano prove in quel senso. Prima di uccidersi, Jenny ha lasciato alcune lettere dicendo che non poteva più sopportare le allergie causate dal wi-fi.