Non sono ancora chiari i motivi e le cause che hanno portato al disastro dell’Airbus A320 della compagnia tedesca Germanwings precipitato sulle Alpi francesi con 150 persone a bordo. Solo le due scatole nere recuperate potranno fornire le risposte necessarie per ricostruire la dinamica dell’incidente. La scatola nera è un registratore dei dati di volo in grado di registrare tutte le comunicazioni che avvengono a bordo e quelle che si scambiano i piloti e la torre di controllo durante le fasi di decollo, di viaggio e infine di atterraggio. Le scatole nere rivestono dunque un ruolo fondamentale, soprattutto in caso di incidenti più o meno gravi: i microfoni vengono posti in cabina di pilotaggio e la scatola (chiamata “nera” per via del colore originale che nel tempo è però diventato arancione) registra continuamente ogni conversazione. Generalmente, questo dispositivo registra per un minimo di mezz’ora fino ad un massimo di tre, ed in alcuni casi riesce a registrare continuamente per lassi di tempo maggiori. Quando questi vengono superati, la conversazione viene sovra-scritta, ovvero l’inizio della conversazione viene sostituito dai nuovi dialoghi. Pertanto, un piccolo difetto potrebbe consistere nel fatto che, qualora accada un incidente, non si può ascoltare l’intera conversazione ma solo una parte di essa, anche se generalmente le ultime tre ore di registrazione sono sufficienti per capire cosa sia accaduto e cosa abbia determinato una disgrazia. La scatola nera è anche in grado di registrare alcuni parametri importanti relativi al volo o alla navigazione: tra di essi spiccano quota, velocità e altri in grado di permettere alle autorità di capire cosa è accaduto a bordo di un velivolo. Le scatole nere sono ovviamente impermeabili e, grazie a una particolare batteria, possono essere rintracciate con facilità grazie a un segnale che i radar possono captare.



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