Uno studio pubblicato sulla rivista medica inglese Lancet Psychiatry Journal a cura di alcuni studiosi dell’Imperial College di Londra, sostiene che in alcuni casi l’uso di allucinogeni contenuti nei cosiddetti “funghi magici” sono di aiuto in caso di depressione. In particolare è stato notato come la psilocibina, una triptammina psichedelica il cui uso è vietato dalla legge e che si trova in questo tipo di funghi, usata su dodici pazienti sofferenti di depressione è in grado di toccare quei ricettori del cervello che sono responsabili dell’autocoscienza e che sono particolarmente attivi nelle persone malate, distruggendoli. Gli autori dello studio ammettono comunque che servono ulteriori ricerche per capire quanto l’uso di questa sostanza sia di effettivo beneficio ma che comunque essa è capace di fornire una sorta di risveglio simile alle esperienze di fede spirituale anch’esse in grado di guarire alcuni depressi. La depressione oggi colpisce circa 350 milioni di persone al mondo con costi economici elevatissimi.