Il prestigioso Premio Internazionale “Bruno Pontecorvo” 2016 è stato assegnato al fisico italiano Gianpaolo Bellini. Il Yury del Premio era formato da Samoil Bilenky , Luciano Maiani, Arthur McDonald (Premio Nobel 2015), Alexander Olshevskiy (chair), Yoichiro Suzuki. Scienziato Emerito dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Professore Ordinario (attualmente in pensione) all’Università di Milano, Bellini è un fisico sperimentale delle Particelle Elementari e della Fisica Astroparticellare.



Nei vari esperimenti da lui condotti nei maggiori laboratori internazionali il Bellini ha ottenuto molti importanti risultati originali, alcuni dei quali sono vere scoperte. Possiamo ricordare: negli anni ’70, la fisica delle “Produzioni coerenti di particelle di alta energia su nuclei”, scritta dai lavori del Bellini, che ha chiarito importanti aspetti sul meccanismo di interazione e produzione all’interno della materia nucleare e ha portato, fra l’altro, alla scoperta della prima e della seconda eccitazione radiale del mesone p-greco (CERN e IHEP di Serphukov-Russia); negli anni ’80, la prima misura della vita media di una particella con Charm col metodo esponenziale (CERN), e la prima misura della vita media di tutte le particelle con Charm (mesoni e barioni) ( Fermilab-USA), realizzate grazie alle targhette attive di Silicio, ideate dal Bellini, e al primo microvertice costruito nel suo laboratorio.



Dal 1990 il Bellini ha ideato, istallato nei laboratori sotterranei del Gran Sasso ed è stato spokesman per più di vent’anni di Borexino, esperimento unico al mondo per la sua mai raggiunta radiopurezza, che misura i neutrini fin dalle bassissime energie. Borexino ha misurato per la prima volta: la luminosità solare attraverso i neutrini (risultato nominato fra i “Top Ten Breakthroughs 2014” dal britannico Institute of Physics), l’oscillazione dei neutrini nel regime di Vuoto, i flussi solari provenienti da tutte le reazioni nucleari attive nel Sole confermando le previsioni del Modello Solare Standard, e ha misurato i geo-neutrini con una evidenza maggiore del 99,9999993% di probabilità. Attualmente Borexino è al lavoro per ottenere un nuova importante misura riguardante le stelle massive e per testare l’esistenza di un quarto neutrino (neutrino sterile).

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