A La Vita in Diretta si parla di incredibili viaggi su Marte, con ipotesi fantasiose che stanno (forse) per divenire reale: nel giorno della sonda ExoMars in orbita verso il grande pianeta rosso, spuntano le anticipazioni di un professore della Nasa, Philip Lubin, che ha annunciato di aver scoperto una possibile teoria che farebbe raggiungere Marte in soli tre giorni utilizzando un moto fotonico. Tutti i dettagli dell’annuncio li potete trovare qui sotto, mentre proviamo ora a capire, con l’ausilio tecnico dell’analisi di Panorama, come funziona effettivamente la propulsione fotonica. In un recente video Lubin ha dunque illustrato il progetto al quale lavora, ovvero quel motore che si serve delle particelle di luce per far muovere i velivoli nello spazio. I fotoni, anche se privi di massa, possiedono energia e quantità di moto detta momentum che si possono trasformare in spinta. La teoria nella Nasa dunque prevede di costruire un’enorme vela che riflette la luce e si potrebbe effettivamente utilizzare i fotoni per far accelerare un’astronave usando enormi laser posizionati sulla Terra. Fantascienza? Tra qualche lo scopriremo, statene certi.
La sfida per un rapido viaggio su Marte è partita e la Nasa è come spesso accade in prima fila: nel giorno in cui l’Esa, l’ente spaziale europeo, festeggia la grande operazione di ExoMars, la sonda mandata su Marte per cercare vita o elementi nuovi rispetto alle precedenti sonde, esce la notizia “choc” dalla Nasa. Come raccontiamo qui sotto, l’ipotesi del Professor Lubin sulla possibilità di sfruttare e perfezionare il motore fotonico a propulsione per raggiungere il pianeta rosso, ha subito scatenato stupore e clamore per un elemento che potrebbe invertire la differenza tra fantascienza e realtà. “In 3 giorni su Marte, in pochi anni su altri copri celesti come alcune stelle più vicine al nostro sistema solare”: il professore della Nasa ha per l’appunto manifestato la sua idea di utilizzare un potente laser realizzato a Terra per sparare le sonde come una sorta di cannone a fotoni. «Siamo talmente convinti che ciò che è realizzabile, che la fantascienza potrebbe diventare presso realtà», afferma il professor Lubin; l’anno scorso lo scienziato ha vinto il Nasa Innovative Advanced Concepts, un premio che gli ha permesso di sviluppare il progetto di un motore a energia fotonica, un propulsore che dovrebbe funzionare su un veicolo spaziale basta sul principio delle vele solari. Siamo sempre lì, è di nuovo lotta per lo spazio, tra Esa e Nasa, con anche altre agenzie spaziali com quelle di Cina, India e Giappone che continuano la corsa: è però evidente che se la teoria di Lubin funzionasse gli States farebbero quell’ennesimo passo in avanti decisivo.
Il pianeta Marte scatena fascino e misteri: ma andarci in tre giorni potrebbe essere l’ennesima boutade fantascientifica. Oppure no. È quello che pensa il professore americano della Nasa, Philip Lubin, in merito ad un possibile viaggio su Marte in tempi iper rapidi. La notizia acquisisce anche già peso nel giorno in cui l’Europa festeggia la partenza riuscita della sonda ExoMars proprio verso Marte per andare a scoprire se esiste definitamente vita o no sul pianeta rosso. Dalla Nasa però rimbalza questa ipotesi del professore americano che ritiene di poter andare su Marte in poco più di 72 ore e in soli pochi anni di viaggio sarà anche possibile raggiungere la più vicina stella. Oggi a La Vita in Diretta su Rai 1 si parlerà proprio di questa possibile clamorosa svolta sul rapporto Terra-Marte: al momento, con le attuali tecnologie, per un percorso di sola andata verso il pianeta rosso, ci vogliono almeno sei mesi. Ma allora perché lo scienziato è convinto che sia possibile accorciare i tempi? «Dobbiamo ripensare la nostra strategia o rinunciare ai nostri sogni di raggiungere le stelle. Un motore a fotoni potrebbe spingere una navicella nella direzione voluto fino a farle raggiungere velocità significative rispetto a quella della luca: tutto questo potrebbe essere possibile», afferma Lubin sul Messaggero. Con l’idea di una propulsione fotonica, una specie di cannone laser, si potrebbe di fatto spingere l’eventuale sonda verso Marte in pochissimo tempo, e in generale verso altri corpi celesti. “Con un motore a sistema propulsivo del genere si potrebbero raggiungere le stelle più vicine, ma anche espianti, in pochi anni”. Fantascienza o Realtà? Questo è il dilemma.