Il Daily Mail lo definisce “il Sacro Graal” delle ricerche sul cancro, la scoperta che potrebbe rivoluzionare tutto quanto concerne i tumori. Il tutto con un semplice esame del sangue che sarebbe in grado di individuare un tumore ancora prima che si manifesti. Secondo gli studiosi dietro a tale scoperta, resa nota al British Science Festival di Swansea, in questo modo si potrebbero salvare migliaia di vite. Normalmente infatti si interviene quando il tumore è già presente, con i trattamenti più efficaci per impedire che si estenda nell’organismo umano. I ricercatori hanno testato il metodo su 300 persone sane, persone con segnali di un possibile tumore e infine persone colpite da cancro esofageo. Paragonato a un rilevatore di fumo (il quale non rileva la presenza del fuoco ma quanto esso produce, cioè il fumo), in pratica si possono rilevare eventuali modifiche ai globuli rossi che si verificano quando il tumore è presente, invece del tumore stesso. Nelle persone sane le mutazioni dei globuli rossi sono state stimate in circa cinque ogni milione; nei pazienti con un tumore invece da 50 a 100 mutazioni per milione. Un metodo non invasivo per monitorare dunque i pazienti ad alto rischio in quanto è proprio la mutazione la forza principale che permette a un timore di svilupparsi.