Sembra una storia di fantascienza, ma è realtà. Scott Kelly, astronauta americano che ha trascorso un anno su una stazione spaziale, ha subito la modifica del suo dna: non è più uguale a quello del suo gemello Mark, che è sempre rimasto sulla Terra. Lo si è scoperto dopo che un genetista della Cornell University di New York aveva esaminato tutti i suoi parametri vitali inclusi quelli genetici. Tra gli elementi modificati, si è osservato, i geni che portano a maggiori condizioni di stress, ad esempio modifiche nel tipo di dieta e delle abitudini di sonno. Cambiati anche i cosiddetti telomeri, le strutture che si trovano alle estremità dei cromosomi: tali strutture sono adesso maggiori, cioè si è allungata la longevità dell’astronauta. Ci sono ancora molti aspetti da chiarire ma sembra la conferma di come l’ambiente possa modificare i nostri geni. Per circa un anno Scott ha dormito in assenza di gravità e mangiato cibi liofilizzati.