La questione vaccini è un problema d’attualità serissimo, in Italia, dato che la loro somministrazione ha causato più di una polemica. Tutto il polverone mediatico sollevato dai vaccini è ovviamente terminato sui giornali e ha diviso la popolazione in due netti tronconi: da una parte, c’è chi è convinto che i vaccini facciano male e che siano potenzialmente pericolosi per la salute del bambino. Dall’altra parte, c’è chi, invece, è totalmente a favore e desidera sottoporre il proprio figlio a tutte le possibili cure. In Italia il dibattito è ancora aperto, anche se il Ministero della Sanità ha reso obbligatori gran parte dei vaccini chiudendo, in maniera definitiva, una polemica che durava da molto, troppo tempo. Superato questo ostacolo, l’Italia si è posta davanti a ogni altra Nazione in Europa, risultando uno dei Paesi più all’avanguadia nel vaccino del meningococco B. Sulle pagine del sito internet Adnkronos.com, il professor Paolo Castiglia ha detto: ‘Il vaccino per il meningococco B è veramente all’avanguardia e la tecnica con cui è stato realizzato servirà per altri vaccini. Inoltre il suo utilizzo chiude definitivamente il cerchio della protezione alla malattia.’



VACCINI, LA QUESTIONE DELL’OBBLIGATORIETA’

Come dicevamo in precdenza, la questione vaccini è assai dibattuta in Italia per via di chi asserisce che siano sostanzialmente pericolosi. Alcuni affermano tutt’oggi che esiste una relazione stretta tra autismo e vaccini. Per contrastare il fenomeno secondo cui i genitori si rifiutavano di far vaccinare i propri figli, il Ministero della Salute si è trovato costretto a rendere obbligatori certi vaccini, pena l’esclusione dalla scuola. Il meningococco B, però, è rimasto fuori da quella lista di vaccini obbligatori e ancora oggi molte persone sono restie a somministrarlo ai propri figli. Continua il professor Paolo Castiglia: ‘Da moltissimi anni cerchiamo di far comprendere alla popolazione che il fatto che non sia obbligatorio non ne sminuisce affatto l’importanza. Al momento, comunque, non esiste alcun calo nella vaccinazione del meningococco B visto che i genitori sono ben consci della gravità per il proprio bambino di contrarre una malattia serissima come la meningite.’ Il Ministero della Salute ha contribuito fortemente a informare la popolazione al riguardo con messaggi mirati e diretti, volti a scardinare un pregiudizio che da troppo tempo si è fatto strada nelle menti degli italiani.

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