Gli antichi egizi costruirono piramidi al Polo Sud? E’ quello che verrebbe da pensare guardando da lontano questa roccia la cui punta fa capolino dall’immensa distesa ghiacciata dell’Antartide (almeno fino a quando il riscaldamento non avrà cominciato a sciogliere anche qui le nevi e i ghiacci eterni come sta succedendo in modo estremamente veloce all’Artide). Una punta perfetta, meglio di quelle delle piramidi costruite dagli uomini, non riscontrabile di queste fattezze in altra parte del mondo anche se qui al Polo se ne trovano altre molto simili. Si trova lungo la catena montuosa Ellsowrth interamente sommersa dal ghiaccio ed è l’unico pezzo di roccia che ne spunta. Gli abitanti del Polo Sud la chiamano Nunatak, picco isolato. A scoprirlo tra il 1910 e il 103 battezzandolo The Piramid furono gli esploratori della British Antartic Expedition. Ma come si è formata questa piramide perfettamente regolare?
Semplice: cicli di congelamenti e scongelamenti che hanno eroso la roccia formando delle piattaforme perfette, quattro facce regolari che a qualcuno, i soliti complottisti, ha fatto dire che un tempo qua non esisteva ghiaccio ma una civiltà scomparsa che ha modellato la piramide montuosa. L’Antartide che come si sa a differenza dell’Artide non è un mare ghiacciato ma basa interamente su superficie terrestre, è ricco di queste sorprendenti sorprese naturali. Ad esempio il più grande canyon del mondo al cui confronto il Grand Canyon americano diventa un… “piccolo canyon”. Ovviamente anche questo è coperto dalla calotta glaciale e non visibile a occhio nudo. Sarebbe anche collegato con un gigantesco lago di 1250 chilometri quadrati: Il canyon più grande del mondo potrebbe trovarsi sotto la calotta antartica”, hanno confermato i ricercatori. “Anche se la scoperta deve essere confermata con misurazioni dirette, si pensa che il sistema di canyon, finora sconosciuto, sia lungo più di di 1.000 chilometri e che in alcuni punti sia profondo fino a 1 chilometro”. Si trova nella Terra della Principessa Elisabetta nell’Antartide orientale, una delle meno studiate e conosciute del Polo Sud. Per adesso solo ipotesi: precedente alla formazione della calotta, o creato dall’acqua corrente che si forma sotto i ghiacciai e che erode il terreno.