L‘invecchiamento attivo è un termine con cui si designa tutta una serie di misure che l’intergruppo parlamentare porterà all’attenzione della nuova legislatura che tra qualche mese si insedierà definitivamente. Il problema degli anziani e della loro messa ai margini della società viene discusso spessissimo all’interno delle camere parlamentari, ma poche volte questo problema è stato snocciolato così seriamente. Per la nuova legislatura, invece, il manifesto è già pronto e si basa su alcuni principi fondamentali che hanno alla radice un unico, grande convincimento: il benessere degli anziani. I punti in solido sono pochi ma ben centrati: diritto al vaccino per chi supera i 65 anni d’età, superamento di ogni forma di esclusione o marginalizzazione dalla società attiva, maggiore attenzione alla salute e una migliore integrazione all’interno del mondo sociale attivo. Il prvvedimento sulle persone anziane si rende necessario anche per un motivo che è sotto gli occhi di tutti: la loro grande presenza qui in Italia. Al riguardo va sottolineata la presenza nel nostro Bel Paese della bellezza di oltre 13 milioni di anziani.
UN MANIFESTO COMPLETO
A guidare il gruppo interparlamentare che si è occupato del cosiddetto invecchiamento attivo è stato Lucio Romano che ai microfoni del sito internet Adnkronos.com ha espresso tutta la sua volontà di migliorare le cose. Ecco il pensiero di Romano: “L’invecchiamento attivo non è soltanto un’espressione poetica che punta direttamente sulle emozioni, no. Invecchiamento attivo significa tutta una serie di misure volta a migliorare la qualità della vita degli anziani per dare una risposta completa alle loro richieste, dalle più semplici a quelle fondamentali dell’integrazione.” Il discorso sugli over 65 si sposta poi su una questione cruciale come quella del vaccino, importantissima per chi è molto in là con gli anni e che virtualmente rischia la vita. A soffermarsi su questo importante aspetto è Michele Conversano, presidente di HappyAgeing: “La vaccinazione preventiva è fondamentale per gli anziani e tutto parte da una corretta informazione mediatica. Nel caso del vaccino antifluenziale, gli anziani devono essere debitamente informati che vada ripetuta una volta l’anno.”