Ioannis Katsavounidis, nato in Grecia nel 1968, lavora a Netflix e dirige la divisione che fa ricerca sulla compressione dei video applicando intelligenza artificiale e algoritmi. Ha condotto esperimento sui neutrini nei Laboratori del Gran Sasso dell’Istituto nazionale di fisica nucleare e ha fondato una startup in Cina oltre a fare ricerca al California Institute of Technology. Un vero genio del suo settore, che in patria non è per stato capito. È stato Katsavounidis a creare l’algoritmo miracoloso che Netflix battezzerà questa settimana per l’uso del suo servizio streaming e che permette di avere la stessa qualità dell’immagine usando la metà dei dati. Su Repubblica.it, il ricercatore ha spiegato a Jaime D’Alessandro come funziona questa rivoluzione nel mondo del digitale:”Il sistema, fatto di tecnologie open source combinate fra loro e migliorate, analizza le sequenze di film e serie tv decidendo se usare più o meno banda: aumenta il flusso di informazioni quando si tratta di una scena d’azione piena di personaggi, lo riduce quando è un dialogo fra due attori magari su un fondo neutro. Senza che l’occhio percepisca alcun cambiamento”. Katsavounidis ha raccontato anche com’è passato dei neutrini del Gran Sasso agli algoritmi della Silicon Valley: “Le due cose sono legate. Fare ricerca di base è fondamentale per creare innovazione. In Italia sono arrivato nel 1996, dopo aver finito il dottorato alla University of Southern California. Mio fratello era già sposato con sua moglie, italiana, e lavorava con lei ai Laboratori del Gran Sasso. Mi sono trasferito lì e ho dato il mio contributo per l’elaborazione dei dati acquisiti dall’esperimento Macro sui neutrini. È stata una splendida esperienza e poi ho imparato l’italiano”.



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