Stando a quanto viene riportato da Wikipedia, Galagone è il nome con il quale viene comunemente chiamata la famiglia di primati che risiede in Africa, meglio nota come “galagidi”. Soprannominati “bambini del bosco” per i loro versi che assomigliano in maniera particolare al pianto dei neonati e che viene usato come unica forma di comunicazione, queste graziose creature vivono soprattutto di notte nutrendosi prevalentemente di frutti e insetti. Grazie alla lunghezza degli arti inferiori riescono a fare balzi molto lunghi saltando con agilità da un ramo all’altro, dotati di un udito ben sviluppato grazie alle grandi orecchie, sono inoltre provvisti di due grandi occhi che però gli consentono di vedere solamente in bianco e nero. Sin dalla nascita i cuccioli imparano ad essere auto-sufficienti, diventando completamente autonomi nel giro di qualche mese. Solitamente i galagoni vivono in branco, il controllo del territorio (segnato con l’urina) viene affidato alle femmine con i maschi che una volta raggiunta l’età adulta si distaccano dalla madre per accoppiarsi con le altre femmine della specie. La giornata tipo di un galagone si conclude all’alba, al sorgere del sole, quando si ritira nella propria tana per dormire. 



Un altro animale che ha destato la curiosità dei più in queste ore è il lamantino: proprio come il galagone è uno dei protagonisti dell’analisi del testo alla maturità 2017, citato da Giorgio Caproni nella poesia “Versicoli quasi ecologici” che gli studenti dovranno leggere, commentare ed analizzare. Sempre in base a quanto afferma Wikipedia, il lamantino è un mammifero acquatico di notevoli dimensioni che appartiene alla famiglia dei Trichechus (che comunque non hanno nulla a che vedere con i comuni trichechi), si nutre prevalentemente di foglie, erbe acquatiche ed alghe, e trascorrono la maggior parte del tempo stazionando nelle acque paludosi. Per rendere l’idea della grandezza di questo animale, il lamantino può arrivare a pesare quasi una tonnellata e già alla nascita il suo peso oscilla intorno ai 30 chili, può inoltre sfiorare i 3,5 metri, tutte caratteristiche che lo rendono un bestione comunque inoffensivo che attacca solamente se si trova in pericolo di vita. Può raggiungere una velocità massima di 8 chilometri orari, il che non lo rende di certo un fulmine di guerra. Curioso notare come i lamantini si radunino nei pressi delle centrali elettriche che riscaldano le acque circostanze, dove si trovano più a loro agio.



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