Una macchia gigantesca è stata individuata sul Sole e potrebbe provocare tempeste magnetiche sul nostro pianeta. L’enorme macchia, delle dimensioni di Giove, è stata chiamata : si estende per 125mila chilometri e una volta arrivata al centro del disco solare “punterà” verso la Terra. La macchia solare è stata già studiata da numerosi telescopi, tra cui il satellite della Nasa Solar Dynamics Observatory (Sdo), ma è visibile anche con quelli solari amatoriali. La macchia non dovrebbe restare a lungo nell’attuale posizione: tra un paio di giorni arriverà al centro del disco e “punterà” verso la Terra. Questo fenomeno potrebbe avere delle conseguenze: «A quel punto potremmo aspettarci fenomeni in grado di provocare tempeste magnetiche sul nostro pianeta», ha dichiarato Mauro Messerotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), come riportato da SkyTg24.



Questa sarebbe una tipica macchia di fine ciclo del Sole. Complessa dal punto di vista magnetico, secondo l’esperto si sarebbe formata ad una bassa latitudine, altro elemento che testimonierebbe il fatto che il Sole si sta avvicinando ad una fase “debole”. Quando il Sole si avvicina alla fase di attività minima le macchie tendono a formarsi verso l’equatore solare. Non si tratta comunque della prima macchia gigante individuata quest’anno sul Sole: lo scorso gennaio, infatti, il telescopio Atacama large millimeter array (Alma) aveva individuato un addensamento nero di un diametro due volte superiore a quello del nostro pianeta.



La macchia solare finora avrebbe fatto registrare un’attività lieve, ma ieri ha provocato un’eruzione: la nube di particelle generate avrebbe colpito il campo magnetico della Terra, provocando un’alterazione della normale diffusione delle trasmissioni radio, soprattutto in Australia e Asia orientale. Questo fenomeno non stupisce Messeretti: «Macchie molto grandi di questo tipo, associate a forti eruzioni e tempeste magnetiche sono state osservate anche in passato nella fase di declino dell’attività solare». Peraltro il picco di attività minima viene raggiunto dal Sole ogni 11 anni: il prossimo è previsto per il 2018-2019.

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