La lotta ai tumori continua senza sosta e questa volta coinvolge anche dei batteri intestinali. Le ricerche hanno preso di mira un espetto ben preciso della lotta ai tumori, focalizzandosi soprattutto su quei tumori che interessano le zone del colon e del retto, facendo degli esperimenti su delle cavie che avevano questa grave malattia. La ricerca scientifica proviene dall’università di Singapore ed è stata riportata sulla rivista Nature Biomedical Engineering, come testimonia il sito internet Ansa.it. Un gruppo di ricercatori, infatti, ha modificato un batterio intestinale come l’Escherichia Coli, che è stato capace in questo stato di rendere una molecola dei broccoli un’efficace metodo anti-cancro. Non solo: oltre che a far regredire il tumore, la molecola è stata anche in grado di prevenire il ripresentarsi della malattia negli stessi punti, ossia nel colon e nel retto. La ricerca dei medici di Singapore, quindi, avrebbe il duplice obiettivo di combattere e anche di prevenire il proliferarsi dei tumori nel corpo umano. Un passo avanti in quello che è un campo in cui ancora oggi facciamo tanta fatica.
ESPERIMENTI SULLE CAVIE
Per arrivare a comprendere gli effetti benefici di questa molecola modificata, i medici di Singapore hanno dovuto necessariamente testarla su delle cavie da laboratorio. Gli animali scelti, come al solito, sono stati i topi. I roditori presi n esame presentavano un tumore al colon o al retto e curati con la molecola di broccolo modificata hanno avuto immediatamente dei benefici tangibili. Il tumore non solo è regredito immediatamente ma ha anche combattuto in maniera soddisfacente il ripresentarsi della stessa malattia in quelle zone, agendo in questo modo anche da fattore difensivo. Ai roditori è stato dato da mangiare un insieme di batteri scelti e broccoli, la cui unione ha rilasciato questo particolare enzima in grado di agire in maniera tempestiva sul tumore. L’esperimento è importante e segna un passo avanti decisivo nella lotta ai tumori, anche se è dificile dire al momento se l’effetto sull’essere umano potrà mai essere il medesimo oppure no. Quel che importa è che si è fatta ciarezza su determinate facoltà benfiche di certe molecole che, se ben inserite, potrebbero far bene anche all’uomo.