Importante scoperta nel mondo della medicina e della tecnologia moderna. Un gruppo di ricercatori e di scienziati è stato in grado di scoprire che cosa alimenta i tumori in seno al corpo dell’essere umano e cosa gli permette di proliferare e di moltiplicarsi subito dopo la loro comparsa. Traducendo il tutto in termini profani potremmo dire che i tumori si ‘drogano’ di una sostanza particolare che gli permette loro di proliferare e, alla fine del processo, di uccidere l’intero organismo umano. E’ stata individuata dai dottori in una proteina che non esiste in natura ma proviene da una particolare fusione e ha il nome di FGFR3-TACC3. La scoperta è importante perché permetterà, a questo punto, di trattare alla fonte il problema impedendo al tumore di espandersi e ingrandirsi proprio grazie a questa proteina. Nell’equipe medica che si è occupata del problema, come riporta il sito internet Repubblica.it, c’erano anche numerosi dottori ed esperti italiani come Anna Lasorella, Angelica Castano, Stefano Pagnotta, Luciano Garofano e Luigi Cerulo. Un be numero, quindi, che conferma l’eccellenza dei nostri cervelli.
SCOPERTA NEL GLIOBLASTOMA
Questa scoperta, avvenuta in un momento così delicato nella lotta ai tumori, era avvenuta qualche anno fa, ma solamente ora se n’è avuta la conferma definitiva. Ci sono voluti altri anni di prove ma, alla fine, la proteina di fusione FGFR3-TACC3 è risultata essere decisiva per la proliferazione dei tumori. Questa protina era stata osservata per la prima volta all’interno di un glioblastoma, ossia un tumore al cervello particolarmente violento ed aggressivo, che porta in poco tempo il paziente alla morte. Ecco cosa ha detto un ricercatore in merito al sito internet Ansa.it: “Qiello della proteina di fusione pare essere un fenomeno comune a tutti i tipi di tumori, dal collo alla vescica. Questa proteina serve ai mitocondri per produrre l’energia necessaria per rinforzare i tumori e farli espandere. La sua presenza in essi è stata rilevata in percentuali molto importanti, si va da un minimo di 4% a un massimo di 8%. Sono quantità grandi e che hanno giustamente acceso un campanello d’allarme.” E’solo un inizio, questo, ma potrà portare a grandi benefici se incanalata nella giusta direzione.