Il Sole ha una stella gemella a 184 anni luce di distanza: si chiama HD186302 e ha la stessa composizione chimica. La sua scoperta è stata raccontata sulla rivista Astronomy and Astrophysics, dai ricercatori guidati da Vardan Adibekyan dell’Istituto di Astrofisica del Portogallo. Esaminando 20mila stelle censite dal satellite Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), hanno selezionato e studiato quelle più simili al Sole. Tra queste c’è HD186302 che per dimensioni, temperatura, composizione, luminosità e modo di muoversi nello spazio è quella più simile al Sole. Inoltre, è pure coetanea perché ha 4,5 miliardi di anni. Questa scoperta ha ovviamente implicazioni per la ricerca della vita, visto che al momento sappiamo con certezza che si è formata solo nel nostro Sistema Solare. Secondo gli esperti, eventuali pianeti simili alla Terra in orbita attorno alle stesse stelle che hanno le stesse caratteristiche del Sole potrebbero avere le condizioni per ospitare la vita. Ma dall’osservazione del Sole sono emerse altre notizie.



SOLE HA UNA STELLA GEMELLA E SI STA RISVEGLIANDO

Il Sole si sta “risvegliando” e si sta preparando ad entrare in un nuovo ciclo di attività. È comparsa una piccola macchia nell’emisfero settentrionale, svanita poi nell’arco di poche ore ma ha la firma inconfondibile del nuovo ciclo. Avvistata ad una latitudine alta, aveva il campo magnetico invertito rispetto alle macchie del vecchio ciclo che compaiono a latitudini basse. Questa macchia, dunque, contraddice l’ipotesi secondo cui il Sole starebbe entrando in lunghissimo periodo di attività molto bassa, il “Grande Minimo” che è caratterizzato dall’assenza di macchie solari. Questa novità «è sicuramente un indice che i campi magnetici del Sole si stanno riorganizzando, ma non si può ancora affermare che il minimo solare sia finito», ha spiegato all’Ansa il fisico solare Mauro Messerotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’università di Trieste. «Adesso siamo solo all’alba di un nuovo ciclo». La presenza di macchie del nuovo e vecchio ciclo per l’esperto è «la tipica situazione di transizione, ovvero di passaggio dal vecchio al nuovo ciclo». I cicli solari, che in media durano 11 anni, si sovrappongo sempre nei momenti di passaggio, ma è impossibile stimare quando si concluderà il periodo di transizione perché, come ricorda Messerotti, «il Sole è un sistema fisico complesso e la previsione dei suoi stati futuri è pressoché impossibile in base alle conoscenze attuali».

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