La sonda Insight ha dato ufficialmente il via alla propria missione su Marte dopo l’atterraggio di thrilling di ieri. Dopo essersi scattato il primo selfie sul Pianeta Rosso e averlo inviato alla Nasa, il lander ha adesso aperto i suoi pannelli solari, una manovra che gli consentirà di fare il pieno di energia per poi dare il via alla sua lunga attività di esplorazione nel sottosuolo. Sul suo personalissimo account Twitter, Insight ha “commentato” in questo modo il suo primo approccio con Marte:”Qui c’è una bellezza tranquilla. Mi guardo attorno per esplorare la nuova casa”. Una scelta, quella di “umanizzare” Insight, evidentemente ben riuscita dal momento che il cinguettio della sonda ha ottenuto fino a questo momento più di 60mila like e oltre 23mila retweet. Del resto ogni mezzo è lecito per promuovere la diffusione della scienza…(agg. di Dario D’Angelo)



https://twitter.com/NASAInSight/status/1067244283688669184/photo/1

INSIGHT GUIDATA DALLA “BUSSOLA” ITALIANA

La sonda Insight ce l’ha fatta: dopo essere sbarcata su Marte e aver superato indenne gli ormai celeberrimi “sette minuti di terrore” ha già inviato alla Nasa le prime immagini della superficie del Pianeta Rosso. La foto è la conferma che tutto è andato per il meglio e che la sonda è in grado di svolgere adeguatamente il proprio compito: studiare i terremoti e penetrare il suolo di Marte per misurarne la temperatura interna e studiarne le caratteristiche. Come riportato da Sky Tg24, a bordo di Insight, 15esimo veicolo a toccare il suolo di Marte, c’è più di un pezzo di Italia. Tra le varie dotazioni la più importante firmata made in Italy è forse lo strumento Star Tracker, la bussola stellare targata Leonardo che ha tracciato la rotta della sonda orientando e guidando la sonda nel suo viaggio nello spazio. Se Insight ce l’ha fatta, dunque, è anche merito nostro. (agg. di Dario D’Angelo)



L’AMMARTAGGIO IN DIRETTA

E’ iniziata la procedura di discesa della sonda Nasa InSight, e nella sala di controllo della Nasa sono partiti gli applausi e le esultanze per l’arrivo della sonda sulla superficie di Marte, con circa otto minuti d’anticipo rispetto ai programmi. Un momento emozionante visto che la fase di “ammartaggio” era la più attesa ma al temo stesso la più temuta dagli scienziati. Ora ovviamente si attendono i dati che spiegheranno che atmosfera ha trovato InSight, con comunicazioni che potrebbero essere importantissimi per la ricerca spaziale: di sicuro i famosi “sette minuti di terrore” sono diventati quattro, forse anche meno, il che ha permesso di far andare la discesa di Insight liscia come l’olio, con grandissima soddisfazione da parte della Nasa con applausi e abbracci che hanno salutato l’arrivo di Insight su Marte. (agg. di Fabio Belli)



MANCA POCO ALL’AMMARTAGGIO

Manca davvero oramai poco al tanto atteso ammartaggio della sonda Nasa InSight sul pianeta rosso; un evento a suo modo storico e che è atteso per le 21 di questa sera, ora italiana, dando il via a una delle più importanti missioni scientifiche che hanno per oggetto la scoperta dei misteri di Marte. Secondo quanto si apprende da fonti dell’agenzia spaziale statunitense, tutto starebbe procedendo secondo la tabella di marcia ma è il momento finale, quello dell’atterraggio, che potrebbe esaltare o frustrare lunghi anni di lavoro e un viaggio durato per InSight circa sette mesi. Infatti il lander deve provare ad avvicinarsi a Marte in modo obliquo e sperando che il suo scudo termico possa resistere all’innalzamento repentino della temperatura che arriverà a un certo punto a toccare i 1500 gradi. Se tutto andrà bene, successivamente un paracadute ne rallenterà la corsa grazie anche a poi dei retrorazzi che completeranno l’opera fino all’atteraggio e il touch down. (agg. di R. G. Flore)

“SETTE MINUTI DI TERRORE”

Sette non sono solo gli anni di lavoro e i mesi di viaggio della sonda americana InSight, ma anche i minuti di angoscia che proveranno alla Nasa quando comincerà la discesa sul pianeta Marte. Gli ingegneri che stanno seguendo l’operazione dalla Terra incrociano le dita. Il segnale che tutto sia andato come auspicato impiegherà otto minuti per arrivare al centro di controllo della missione, che si trova al Jet Propulsion Laboratory (JPL) a Pasadena, in California. Una missione da un miliardo di dollari per studiare il pianeta rosso. Cosa accadrà nei “sette minuti di terrore”? Si avvicinerà a Marte in modo molto obliquo per evitare di andare in frantumi, si sposterà a circa 20mila chilometri orari per mirare un rettangolo di 10 chilometri su 24. Quattro minuti e un centinaio di chilometri più avanti, si aprirà automaticamente un paracadute, frenando in discesa. Una volta lasciato cadere lo scudo termico, il carrello aprirà le sue tre gambe e il paracadute si staccherà. Sette minuti dopo il primo contatto con l’atmosfera, InSight dovrebbe atterrare su Marte. In questo lasso di tempo nessuno potrà aiutare la sonda a correggere la traiettoria o a rimediare ad un eventuale errore. Il primo segnale dovrebbe arrivare alle 21.01: a quel punto la Nasa saprà se la sonda è intatta e ben fissata suoi suoi tre piedi. Quindi, dispiegherà lentamente i suoi pannelli solari per alimentare gli strumenti. (agg. di Silvana Palazzo)

INSIGHT: ATTERRAGGIO SU MARTE IN DIRETTA

Questa sera, la sonda InSight sbarcherà ufficialmente su Marte, esattamente tra le 20.45 e le 20.53 (ora italiana) dopo un viaggio nello Spazio di sei mesi e 58 milioni di chilometri percorsi. In vista dell’importantissima missione, già dallo scorso weekend l’ansia è in progressiva crescita nei laboratori della Nasa per via di quei “sette minuti di terrore” che accompagneranno lo sbarco. Circa la metà dei robot cosmici americani e russi, infatti, diretti verso il Pianeta Rosso alla fine hanno fallito la loro missione. Non è un caso se, come riferisce Corriere.it, lo stesso Thomas Zurbuchen, amministratore associato della Nasa per la scienza ha commentato: “Arrivarci è arduo ancora oggi e richiede conoscenze e anni di preparazione”. L’impresa, dunque, si pone sin da subito non priva di rischi per via dell’atmosfera presente su Marte. La violenta tempesta di sabbia terminata di recente ha provocato la distruzione del rover Opportunity dopo 14 anni di egregio lavoro. Per questo ormai da giorni, in vista dell’atteso sbarco di InSight, le sonde hanno scrutato attentamente l’area attorno al pianeta per scongiurare condizioni meteo avverse. In caso di nuova tempesta di sabbia, la sonda InSight è stata rafforzata e dotata di un paracadute dal diametro di 11 metri che le permetterà di sbarcare anche in condizioni critiche.

LA MISSIONE DELLA SONDA NASA

Lo sbarco su Marte, la nuova impresa tentata dalla Nasa con la sonda InSight avrà una missione non semplice: bucare la superficie del Pianeta Rosso nel tentativo di poterne studiare il suo nucleo. Per questo la sonda Insight è stata dotata per la prima volta di uno strumento che servirà alla rilevazione dei terremoti, nonché di un piccolo martello pneumatico che scenderà fino a cinque metri nel sottosuolo misurando il variare della temperatura. Questi strumenti serviranno a capire la misteriosa struttura di Marte e come sia riuscito a seguire un’evoluzione del tutto differente rispetto a quella della Terra, sebbene siano nati insieme. L’obiettivo è sempre il medesimo: scoprire se sul vicino pianeta (lontano “solo” 146 milioni di chilometri dalla Terra) ci sia mai stata vita e per preparare il futuro sbarco dell’uomo. L’evento con la parte più spettacolare legata allo sbarco sarà possibile seguirlo in diretta. Gli appassionati potranno collegarsi dalle 20.00 di oggi 26 novembre sul sito della Nasa ma a seguire in diretta lo sbarco ci penserà anche Focus Tv (canale 35 del digitale terrestre) con la trasmissione Marte: Missione InSight condotta dal divulgatore scientifico Luigi Bignami, dalle 20:15 e  fino alle 22:15.