Le recenti eruzioni di Etna e Stromboli hanno riacceso i riflettori sui vulcani e sulla loro pericolosità. In questo senso non può non turbare la scoperta di un “supervulcano” scoperto sotto pochi chilometri sotto il livello di permafrost in Antartide che, secondo quanto riportato da Planet Today, sarebbe più grande e pericoloso di quello situato sotto il parco nazionale di Yellowstone, negli Stati Uniti. Abbiamo detto degli effetti catastrofici che un’eruzione potrebbe avere, ma nel dettaglio cosa accadrebbe se il vulcano di Yellowstone si risvegliasse? Secondo gli studiosi, 87.000 persone sarebbero uccise all’istante e due terzi dell’America diventerebbe inabitabile. Il rilascio di una quantità immane di cenere nella stratosfera, mescolato ai gas sulfurei liberati e al vapore acqueo della Terra, come riporta National Geographic, potrebbe portare “il Paese e molte altri parti del globo in un “inverno vulcanico” Essenzialmente, gli Stati Uniti e gran parte del mondo verrebbero messi in ginocchio e l’umanità finirebbe sull’orlo dell’estinzione. (agg. di Dario D’Angelo)



I DETTAGLI SUL SUPERVULCANO

La scoperta di un nuovo super vulcano in quel dell’Antartide, notizia resa nota da Planet Today, allo stesso tempo esalta e preoccupa la comunità scientifica. Infatti, se da un lato si temono i possibili effetti di questo grande accumulo di crateri rinvenuto da alcuni ricercatori scozzesi, dall’altro c’è curiosità. Infatti il ritrovamento è stato effettuato al di sotto del livello del permafrost dal momento che da tempo si sospettava della presenza in Antartide di un super vulcano che, potenzialmente, sarebbe anche più pericoloso di quello di Yellowstone anche perché in questo caso si parla di un gruppo di crateri la cui attività è tutta da verificare nei prossimi anni; inoltre, pare che sotto il ghiaccio il team di ricerca abbia scoperto pure una serie di laghi, tutti interamente gelati, e di cui non si conosceva prima l’esistenza. (agg. di R. G. Flore)



NESSUNA PAURA PER MARSILI E VESUVIO?

Se quello di Yellowstone è il vulcano potenzialmente più pericoloso al mondo, almeno fino a quando non verrà fatta chiarezza su quello scoperto in Antartide, c’è il Marsili nel mar Tirreno che è invece il vulcano sottomarino più grande in Europa. Ma non è da prendere in considerazione un’eventuale attività tsunamica da parte sua. Lo spiega Eugenio Privitera dell’Ingv di Catania, come riportato da Fanpage, in seguito alle preoccupazioni generate dall’attività eruttiva dei vulcani Etna e Stromboli. «Non ci sono relazioni tra i due fenomeni, perché Etna e Stromboli appartengono a due contesti geodinamici diversi e hanno sistemi di alimentazione separati. Si tratta di un puro caso che stiano eruttando nello stesso momento». Etna, Vesuvio e Marsili non sono collegati dunque. «Per quello che noi sappiamo, per fortuna tutti i vulcani italiani non sono collegati gli uni con gli altri. Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia, Marsili adesso diciamo anche i nomi, Palinuro tutti i vulcani sottomarini Stromboli, Vulcano, Etna e così via sono sistemi vulcanici che non sono collegati fra loro», ha spiegato Francesca Bianco, direttrice dell’Osservatorio vesuviano dell’Ingv. (agg. di Silvana Palazzo)



SUPER VULCANO IN ANTARTIDE

C’è un grande accumulo di vulcani in Antartide, a pochi chilometri sotto il livello del permafrost. La scoperta è stata fatta da un team di ricercatori scozzesi, secondo cui uno dei vulcani, localizzato sotto uno strato di ghiaccio di due chilometri, è più grande e pericoloso del supervulcano che invece si trova sotto il parco nazionale di Yellowstone, negli Stati Uniti. Dello studio parla PlanetToday, che fa riferimento ad un’analisi comparativa. Il gruppo di vulcani scoperti rappresenta un pericolo molto maggiore per il pianeta e i suoi abitanti rispetto a quello nordamericano. La presenza di questi vulcani in Antartide era sospettata dagli scienziati, ma solo ora hanno ottenuto la conferma visiva. Sotto il ghiaccio dell’Antartide sono stati trovati infatti diversi laghi precedentemente sconosciuti. I ricercatori non hanno fornito però la posizione esatta di questa grande fonte di pericolo.

PIÙ PERICOLOSO DI YELLOWSTONE

I vulcani dormienti scoperti sotto l’Antartide possono rappresentare una minaccia per tutta l’umanità secondo gli scienziati dell’Università di Edimburgo. Finora si riteneva che quello più pericoloso fosse il vulcano di Yellowstone, dove sono state scoperte nuove fratture aperte nella parete rocciosa di una cascata. Quel che è certo è che Yellowstone, nel Wyoming, si trova sopra una vera e propria polveriera. Se quindi un giorno dovesse esplodere, avrebbe ricadute catastrofiche sull’intero pianeta, da qui il grande livello di attenzione. Le nuove fratture avevano messo in allarme perché più “incise” rispetto alle tante aperte lungo la stessa struttura, una parete rocciosa di circa 30 metri di altezza alle cascate di Hidden Falls. Per i geologi dell’USGS il vulcano è in “buona salute”, del resto la situazione è costantemente monitorata con l’analisi dei dati di propagazione delle onde sismiche.