Non è la prima volta che la Johnson&Johnson finisce nei guai a causa del presunto uso di prodotti cancerogeni. Stephen Lanzo, cittadino americano di 46 anni, è il primo cliente malato di mesotelioma ad essere associato al borotalco della multinazionale ma in precedenza anche altre persone aveva denunciato il noto marchio a causa di gravi problemi di salute, provocati da borotalco o altri prodotti. Nel 2016 Jackie Fox, figlio di una donna morta per un cancro alle ovaie, aveva vinto una causa ottenendo il risarcimento di 65milioni di euro (72milioni di dollari) contro la multinazionale. Nel 2017 era stato Lois Slemp ad ottenere più di 110 milioni di dollari, sempre per un tumore collegato all’uso dei prodotti Johnson & Johnson. In totale, l’azienda ha fino ad oggi pagato circa 200 milioni di dollari per varie cause perse, alle quali potrebbero aggiungersi altri risarcimenti, se avranno la peggio sulle circa duemila denunce ancora al vaglio della Giustizia. Da anni, infatti, si susseguono i sospetti relativi all’uso di diossano e di formaldeide, elementi probabilmente cancerogeni per l’uomo. [Agg. di Dorigo Annalisa]



COS’È IL MESOTELIOMA

Ebbene sì, nel borotalco vi sarebbero tracce di amianto, ovviamente nocive per il corpo umano. Se quindi usato con assidua frequenza, la famosa polvere profumata di solito “indossata” dopo un bagno rilassante o una doccia, potrebbe causare il cancro. E’ successo Stephen Lanzo, statunitense di 46 anni, che si è ammalato di mesotelioma, una forma di tumore molto rara. Come funziona di preciso? Come scritto da Airc.it, il mesotelio è un tessuto, una sorta di sottile membrana, che nel nostro corpo si trova precisamente nella parete interna dell’addome, attorno al torace e al cuore. Si trova anche a rivestimento di molti organi interni, proteggendoli con la secrezione di un liquido particolare. Di solito il tumore che colpisce il mesotelio, appunto il mesotelioma, si origina nel torace e nell’addome, mentre sono rari i casi riguardanti la cavità attorno al cuore (il pericardio), e la membrana che riveste i testicoli. La causa principale del sopraggiungere di questo tipo di tumore è appunto l’esposizione all’amianto, anche se tale cancro è molto raro, e in Italia rappresenta solo lo 0.4% dei tumori che colpiscono gli uomini, e lo 0.2% delle donne. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LA STORIA DI STEPHEN LANZO

Davvero particolare la storia di Stephen Lanzo. Il cittadino americano di 46 anni ha scoperto diversi anni fa di aver un cancro, il mesotelioma, un tumore che di solito viene causato da una forte esposizione all’amianto. In realtà, lo stesso Lanzo ha sempre sostenuto che la colpa fosse del borotalco, che utilizzava per la propria cura. Oggi, due tribunali hanno dato ragione a Stephen, condannando la nota azienda produttrice di borotalco, la Johnson&Johnson, a pagare ben 117 milioni di dollari di risarcimento, circa 95 milioni di euro. La causa è iniziata nel 2016, nei confronti sia della J&J, quanto del suo fornitore di talco, Imerys Talc. Secondo il malato di mesotelioma, nella polvere usata vi erano delle tracce di amianto.



PRIMA VOLTA CHE IL BOROTALCO VIENE ASSOCIATO ALL’AMIANTO

Stephen Lanzo è divenuto il primo cittadino nella storia ad essere risarcito dalla nota compagnia per problemi legati al cancro per amianto. Non è la prima volta che la Johnson&Johnson viene citata in giudizio per tumori, e quando ha perso, i casi riguardavano il cancro alle ovaie nelle donne. Ora, per la prima volta, si associa la mesotelioma al borotalco, questo perché il talco si estrae in zone dove spesso e volentieri vi sono vicine delle miniere di amianto. Stando all’accusa degli avvocati di Lanzo, le due compagnie di cui sopra sapevano da anni della presenza di amianto nei loro prodotti, tacendolo però ai consumatori, con le gravi conseguenze che si sono verificate. Le due giurie hanno costretto la Johnson&Johnson e la Imerys Talc a risarcire rispettivamente di 37 e 80 milioni di dollari, il povero Stephen: entrambe hanno però fatto ricorso.