Stanno per esplodere i pollini in Italia, con la conseguenza che torneranno a fare capolino le fastidiose allergie. Starnuti, ma anche pruriti vari, congiuntiviti, e nei casi peggiori, attacchi di asma, accompagneranno le prossime settimane di milioni di italiani, fino indicativamente ai primi giorni di luglio. Fino ad oggi le varie allergie non si erano ancora diffuse a macchia d’olio, complici i continui rovesci e le temperature fresche, ma in questi giorni, con l’arrivo di Apollo, e del conseguente bel tempo, bisognerà conviverci. «Con le belle giornate, le piante recupereranno il tempo perso disperdendo nell’ aria una concentrazione di pollini alta e di diverso tipo», le parole di Domenico Schiavino, responsabile dell’ unità di Allergologia del Policlinico Agostino Gemelli di Roma, come riportato da Dagospia,com
“E’ SBAGLIATO CURARSI CON I FARMACI E NON CON IL VACCINO”
«Siamo nel pieno della fioritura della parietaria, ma anche degli ulivi e delle graminacee – ha proseguito l’esperto – in presenza di concentrazioni elevate di pollini, c’ è il pericolo di trovarsi di fronte a patologie più severe». La stragrande maggioranza degli italiani tende a non curarsi, o ad utilizzare gli antistaminici, ma l’ideale sarebbe sottoporsi al vaccino: «L’ unico trattamento desensibilizzante che frena l’ infiammazione scatenata dall’ allergia – ci tiene a sottolineare Schiavino – è il vaccino». Chi non l’ha ancora fatto, però, non è più in tempo, visto che il vaccino può essere somministrato solamente nei periodi di quiescenza, ovvero, da ottobre in avanti. «E’ sbagliato – ha aggiunto e concluso l’esperto – continuare a curare gli effetti con i farmaci a disposizione, e non curare la causa, con il vaccino. Anche perché l’ infiammazione va comunque avanti».