Questi ultimi dati non fanno altro che ribadire come il consumo del caffè, ovviamente con la giusta moderazione, sia importante e soprattutto garantisca benefici di salute notevoli ed importanti. Oltre ai benefici già sottolineati, ci sono quelli relativi al ritardamento dell’invecchiamento, molto importanti così come quelli per il fegato. Bere caffè aiuta la rigenerazione cellulare, e protegge l’organo anche da malattie legate ad usura e cattiva alimentazione (e meno che ovviamente quest’ultima non sia cronica). E al di là della possibilità di escludere completamente il caffé dalle sostanze cancerogene, sono stati evidenziati i benefici riguardo la prevenzione del tumore della pelle. Dunque, almeno una tazzina al giorno può essere non solo un piacere per gli amanti del caffé, ma anche una salutare abitudine. (agg. di Fabio Belli)
LA PREVENZIONE DEL DIABETE DI TIPO 2
Tra i tanti fattori benefici del caffè c’è anche quello legato alla possibilità di prevenire il diabete di tipo 2. Ci sono però alcune precisazioni da fare. La differenza è enorme se si va ad acquistare un caffé biologico che proviene dal commercio equo e solidale. Il caffè biologico infatti per definirsi tale si deve proporre di rispettare delle regole assai severe e che sono internazionali. Queste partono dalla coltivazione fino addirittura al confezionamento. Ci troveremo infatti al processo di fertilizzazione a vivere situazioni che si possono considerare del tutto diverse. Sarà importante per questo capire che anche minimi particolari in questi casi possono fare la differenza, cercando di dare alternative in grado di garantire la possibilità di avere un prodotto al cento per cento naturale nelle nostre tazzine. Spesso infatti il caffè normale viene tostato con processi chimici che non sono sicuramente letali, ma nei quali c’è una differenza sostanziale rispetto a quello che invece possiamo avere a disposizione grazie al caffè biologico. (agg. di Matteo Fantozzi)
VANTAGGI ANCHE NELLA PREVENZIONE DELL’ALZHEIMER
Moderne scoperte portano il caffè a elemento per diminuire fattore di rischio in diverse importanti malattie. Oltre al diabete di tipo 2 c’è anche una soluzione importante che potrebbe essere apportata per quanto riguarda l’Alzheimer. Secondo lo studio infatti l’utilizzo quotidiano della bevanda riduce del 27% il rischio di contrarre il morbo in questione. Anche se c’è da dire che gli autori di questa revisione deve con attenzione aspettare nuovi studi a lungo termine per confermare queste scoperte. Va poi sempre sottolineato che il caffè deve essere assunto, secondo questi studi, in maniera regolare ma senza esagerare. Si parla comunque di una quantità di 3-5 tazzine, oltre la quale si può incorrere in rischi che possono anche essere seri per quanto riguarda la salute come creare insonnia, tachicardia e altri problemi ancora. (agg. di Matteo Fantozzi)
LA REVISIONE DEGLI STUDI SU NUTRION REVIEWS
Su Nutrition Reviews è stato pubblicato un importante documento di revisione che testimonia come il caffè sia in grado di prevenire il diabete di tipo 2 abbassando i rischi addirittura del 30%. Nel 2016 l’Oms aveva pensato a tracciare la strada giusta, togliendo il caffè dalla lista dei possibili elementi cancerogeni. Una revisione di ben trenta studi scientifici precedenti, sviluppati su oltre un milione di persone, ha portato a questa interessante scoperta che potrebbe rivoluzionare il futuro nel campo della medicina. Pare che il caffè sia in grado di scatenare una serie di situazioni in grado di prevenire la malattia in questione. Tra queste c’è quella fondamentale di ridurre lo stress ossidativo. Il consiglio è ovviamente quello di consumarlo nell’arco di 3-5 tazzine al giorno, ricordandosi sempre di non eccedere anche perché sono numerose pure le controindicazioni in merito.
I BENEFICI DEL CAFFÈ
In molti spesso si soffermano sul fatto che bere troppi caffè possa far male, questo è anche vero ma c’è ovviamente il rovescio della medaglia. Infatti un corretto consumo di caffè può portare solo che benefici. La bevanda produce un effetto stimolatorio sulle secrezioni gastriche e biliare, per questo consumarne uno alla fine di ogni pasto favorisce la digestione. Noto è anche l’effetto lipotico e cioè l’indottrinamento dei grassi a funzione energetica. C’è da stare attenti però perché troppi caffè possono portare a un effetto anoressizzante e berne troppi, soprattutto in una fase particolare della vita può creare dei problemi. La presenza di caffeina inoltre può provocare diversi problemi come il risultare dannoso per chi soffre di insonnia o anche di ipertensione. Il consiglio quindi è quello di evitare di eccedere con i caffè, ma comunque anche di non toglierlo completamente dalla nostra dieta quotidiana.