Tra i messaggi arrivati nella giornata mondiale dell’autismo 2018 c’è anche quello splendido della famiglia Schiavo. Fabrizio Schiavo è papà di due ragazzi affetti dal disturbo che sono la gioia della sua vita. Negli anni ha fondato la Onlus ‘‘Divento Grande Onlus’‘ proprio per cercare di dare una mano ai bambini autistici abbandonati, a detta sua, dallo Stato una volta raggiunta la maggiore età. Racconta la sua storia al Corriere della Sera: “Mia moglie Pina e io abbiamo ricevuto la diagnosi, la prima, quando i bimbi avevano due anni. Lei però lo aveva già capito, mentre io ci ho messo del tempo a metabolizzare. Un giorno è tornata a casa, li ha chiamati e loro non si sono girati e continuavano a guardarsi le mani“. E’ stato un periodo difficile quello che ha seguito, dove però non si sono mai arresi anche se c’è una paura che li tormenta: “Il peggio arriva adesso. Francesco e Gabriele avranno sempre bisogno di qualcuno vicino, per loro l’indipendenza è irrealizzabile. A 18 anni per lo Stato l’autismo non esiste più. L’unica alternativa per chi non ha i mezzi è il ricovero in strutture per disabili mentali. Il dopo di noi ci spaventa”. (agg. di Matteo Fantozzi)



PIO E AMEDEO TESTIMONIAL A EMIGRATIS 3

Pio e Amedeo a sorpresa si rendono protagonisti della Giornata mondiale dell’autismo 2018 in Italia. Il duo comico foggiano continua a stupire e con i suoi metodi poco convenzionali lancia anche dei messaggi importanti. Se nella prima puntata di Emigratis 3 si era tentato, senza riuscirvi, a sensibilizzare il pubblico sull’omosessualità finendo per essere accusati di omofobia stavolta invece il compito sull’autismo è stato superato con voti eccellenti. I due hanno fatto vivere momenti indimenticabili a Michele, un giovane ragazzo autistico. Il sogno di conoscere Valentina Nappi, poi sostituita da Nadia e il gioco del cavalluccio, il viaggio a bordo campo per seguire Danilo Gallinari e tante altre avventure hanno mostrato il lato tenero di Pio e Amedeo. I due non hanno smesso di scherzare nei loro modi grossolani, ma hanno anche dimostrato grande affetto per questo ragazzo che ha avuto l’opportunità di vivere momenti splendidi come sottolineato anche da chi lo segue tutti i giorni. (agg. di Matteo Fantozzi)



I MONUMENTI BLU

Oggi è la Giornata mondiale dell’autismo 2018, questa è stata istituita dieci anni fa dall’Oms. Viene inoltre lanciato un appello allo Stato per fare di più nei confronti delle famiglie, che hanno sicuramente bisogno di un sostegno per riuscire a far crescere nel migliore dei modi un figlio affetto da questo disturbo. Tra i gesti simbolici fatti in tutto il mondo in questa giornata c’è quello di illuminare diversi monumenti di blu, tra questi in Italia abbiamo visto la Presidenza della Repubblica e Montecitorio. Sicuramente un segnale chiaro nei confronti di un disturbo specifico che deve essere assolutamente sostenuto dalla ricerca anche perchè le potenzialità dell’autistico sono davvero tantissime. Tra gli obiettivi c’è anche quello di far conoscere meglio l’autismo a tutto il mondo, per far rendere conto a chi non ne è affetto come basti poco per dare una mano davvero importante a chi invece deve conviverci. 



CHE COS’È L’AUTISMO?

Che cos’è l’autismo? Si tratta di un disturbo del neurosviluppo che porta a difficoltà nell’interazione sociale e anche a difetti nella comunicazione verbale e non. La conseguenza è un atteggiamento ristretto e che porta a ripetere spesso gli stessi comportamenti. Per fare una diagnosi di autismo bastano trenta mesi, gli stessi che servono per vedere i primi segni di questo disturbo. La scienza si interroga ancora per capire con precisione quali sono le cause tra quelle che possono essere considerate neurobiologiche e quelle psicoambientali. Ovviamente una famiglia che scopre di avere un figlio autistico deve essere accompagnato lungo un percorso per cercare di trasformarlo in un adulto che anche se magari non sufficiente al cento per cento possa far valere le sue caratteristiche positive anche perché un ragazzo autistico ha tantissimo da dare e non è di certo obbligato a rimanere ai margini della società. Per questo molte associazioni lavorano tutti i giorni, alla ricerca di sostegno e possibilità per rendere l’autismo solo una caratteristica della vita.