Sicuramente tra le notizie più curiose della giornata c’è la morte del ragno più vecchio del mondo, un esemplare di Gaius villous di ben quarantatré anni. C’è però da aggiungere che non è detto che non esistano in circolazione di più anziani. A confermarlo è Leanda Mason, ricercatrice alla Curtin University di Perth, che ha ricordato, come sostiene il Post, che questo era il ragno più vecchio di cui siamo a conoscenza e quindi non è da escludere che ce ne siano altri ancora più grandi in natura. Di certo non tutti si aspettavano una longevità così elevata per i ragni, soprattutto scoprendo che questo esemplare morto a quarantatré anni è caduto sotto la puntura di una vespa e che se non fosse accaduto questo inconveniente probabilmente sarebbe potuto ancora andare avanti con la sua vita. La scienza intanto si interroga e studia davvero dei fenomeni splendidi che ci propone la natura. (agg. di Matteo Fantozzi)
NOTO COME RAGNO TRAPPOLA
La morte del ragno più vecchio del mondo fa discutere molto, un esemplare di Gaius villous di 43 anni è stato ucciso dalla puntura di una vespa. Questo viene chiamato anche ”ragno a porta-trappola” perché si nasconde in buchi sul terreno che chiude con una ragnatela che forma un coperchio. All’improvviso poi appostato in questo buco scatta fuori all’improvviso e cattura le sue prede. Sicuramente un esemplare splendido che tra l’altro nonostante sia un grandissimo ragno non è mortale per l’uomo anche in caso di un eventuale morso. Sicurametne l’avere 43 anni è un’età incredibile per un ragno che è stato purtroppo ucciso direttamente da una vespa. Questo esemplare è stato chiamato per studi scientifici come “numero 16”, con la ricercatrice Barbara York Main che ha cofirmato l’articolo che ha raccontato del suo decesso. (agg. di Matteo Fantozzi)
UCCISA DA UNA VESPA
A fare notizia oggi è la morte di un ragno, non uno qualsiasi ma il più vecchio del mondo. Ad ucciderlo non sarebbe stata né la mano umana né l’età avanzata, bensì una più pericolosa puntura di vespa. L’esemplare passato a miglior vita aveva ben 43 anni ed era una femmina di Gaius villous, scoperta nel 1974 in Australia. Come rivela l’agenzia di stampa Ansa, il ragno di cui oggi se ne piange la scomparsa, scientificamente parlando aveva una enorme importanza: dalla sua scoperta, nella riserva di North Bangulla dove viveva, era divenuto oggetto di studio di numerosi esperti che ne avevano osservato il comportamento nel suo habitat naturale sotto il nome di “numero 16”. A darne il triste annuncio, rivelando al mondo intero la sua dipartita alla veneranda età di 43 anni, sono stati gli stessi ricercatori dell’Università Curtin di Perth, attraverso le pagine della rivista Pacific Conservation Biology. La ricercatrice Leanda Mason ha spiegato quanto sia importante, da un punto di vista scientifico, lo studio del ragno beffato da una vespa: “La sua vita notevole ci ha permesso di studiare ulteriormente il comportamento del ragno a porta-trappola e le dinamiche della popolazione”.
IL PRECEDENTE RECORD
Quello segnato da “numero 16” era un record incredibile dal punto di vista della longevità. Basti pensare che il precedente record appartenente ad un ragno era stato segnato da una tarantola messicana, poi morta a 28 anni. La femmina di gaius villosus, della famiglia degli idiopidae, era stata scoperta da Barbara York Main, oggi 88enne, durante uno studio sulle tane nella regione di Wheatbelt. Il ragno che per anni è stato oggetto di studio, è molto grosso ma non per questo pericoloso per l’uomo, sebbene il suo morso sia molto doloroso. Vive solitamente nei buchi del terreno chiusi con un coperchio di ragnatela e scatta all’esterno solo per catturare le sue prede, motivo per il quale viene chiamato “ragno a porta-trappola”. Il fatto che l’esemplare in oggetto fosse rimasto in vita così a lungo ne fece di lui un vero record in quanto tale categoria di aracnide vive in media tra i 5 ed i 20 anni. Minacciato dal riscaldamento globale e dalla deforestazione, in Australia è possibile incontrarlo anche nei giardini domestici.