Per molti, l’arrivo della bella stagione è considerato un toccasana per lo stress, ma un recente studio dell’università polacca di Poznan ha dimostrato che il cortisolo, l’ormone che viene rilasciato nel sangue nelle situazioni di affaticamento, raggiunge dei valori più alti nei periodi estivi, con conseguenza spiacevoli per l’organismo. Per riportare i livelli dell’ormone alla normalità è necessario agire alla fonte dello stress, mettendo da parte per un momento gli impegni di lavoro e tutte le cause dell’affaticamento. Studi recenti hanno stabilito che le persone più a rischio sono gli sportivi, che nel corso di periodi di forte stress agonistico possono arrivare fino a livelli di cortisolo del 60%, oltre a lavoratori, anziani e studenti con ritmi eccessivi di studio. Per quanto riguarda invece le tempistiche, la riduzione di cortisolo è strettamente dipendente soprattutto dalla causa scatenante, ma, una volta individuate ed annientate le origini dello stress, l’ormone può tornare a livelli ottimali nel giro di circa tre settimane. (Agg. di Fabiola Iuliano)



COSA FARE PER NON FAR INNALZARE I LIVELLI DI CORTISOLO

Con l’arrivo del caldo non aumentano solo le temperature, ma anche lo stress. Tutta colpa del cortisolo, il cui livello varia anche a seconda delle stagioni. Lo hanno scoperto i ricercatori polacchi dell’Università di Scienze Mediche di Poznan in un nuovo studio. Visto che l’estate è alle porte, cosa bisogna fare allora? La risposta è a tavola anche in questo caso: la prima regola fondamentale è mangiare sano. Un’alimentazione corretta è l’ingrediente essenziale per una buona salute. Il consiglio con l’arrivo del caldo è di consumare piccoli pasti calorici ma con frequenza, fare una colazione abbondante privilegiando però carboidrati complessi come l’avena, cereali senza zucchero, farine integrali e derivati. Si consiglia anche, come riportato da GreenMe, di eliminare la caffeina. Se necessario, dormite di più e, per chi ama lo sport, non esagerate con l’attività sportiva. (agg. di Silvana Palazzo)



LO STRESS AUMENTA CON IL CALDO

L’estate porta con sé buonumore, ma non mancano momenti nei quali ci si sente più nervosi del solito. Sono quelli nei quali fa più caldo, perché il cortisolo tende ad aumentare proprio quando le temperature aumentano. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Università di Scienze Mediche di Poznan, in Polonia, secondo cui l’estate è la stagione più stressante. La questione non verte sul fatto che il caldo può risultare molto fastidioso, ma è scientifica: la colpa è degli ormoni. Dalla ricerca, presentata da poco a San Diego in occasione del meeting annuale dell’American Physiological Society (APS), è emerso che l’estate, quindi non l’inverno, è la stagione in cui è più probabile che ci siano livelli più alti nel sangue degli ormoni dello stress. Questa scoperta contraddice l’idea che l’inverno sia più difficile da sopportare e che l’estate sia invece più gradita. Il cortisolo, definito proprio “l’ormone dello stress”, viene rilasciato nel flusso sanguigno durante situazioni stressanti perché aiuta a regolare i livelli corporei di zucchero, sale e liquidi. Inoltre, aiuta a ridurre l’infiammazione ed è fondamentale per il mantenimento della salute in generale. 



TUTTA COLPA DEL CORTISOLO

I livelli di cortisolo possono cambiare nelle fluttuazioni giornaliere a causa di malattie, mancanza di sonno e alcuni farmaci. Generalmente sono più alti al mattino, poi diminuiscono gradualmente durante il giorno e in particolare la sera per mantenere il giusto ritmo di sonno. I ricercatori hanno scoperto anche che i livelli di cortisolo cambiano anche in base alle stagioni. Per lo studio è stato preso in esame un gruppo di studentesse di medicina in due giorni separati in inverno e poi in estate. Ogni due ore sono stati prelevati campioni di saliva per ciascun periodo di test, per un ciclo completo di 24 ore. In questo modo è stato possibile misurare i livelli di cortisolo e i marcatori di infiammazione. Le studentesse hanno anche completato un questionario sul proprio stile di vita, sulle loro abitudini di sonno, sull’alimentazione e i livelli di attività fisica. I ricercatori dopo aver analizzato il materiale raccolto hanno rilevato che i livelli di cortisolo sono stati più alti quando i test sono stati eseguiti in estate, mentre i livelli di infiammazione non sono cambiati tra le stagioni in maniera significativa.