Il meccanismo è ancora sperimentale, ma la ricerca pubblicata su Nature Chemistry spiega come al virus del raffreddore, per trovare quella che sarebbe una rivoluzionaria cura, venga impedita la replicazione all’interno dell’organismo umano, che è il meccanismo di base per riuscire ad interrompere la diffusione e far sfogare così il temibile raffreddore con sintomi influenzali annessi. Viene infatti inibita una proteina che permette al virus di essere dirompente una volta entrato a contatto con l’organismo: questo è il segreto che ha reso la malattia invincibile ai vaccini e ad anni e anni di ricerche. Unica controindicazione, per il momento: il farmaco dovrebbe essere assunto nei primissimi momenti dell’infezione, nelle ore in cui avviene la replicazione del virus. Ore che non sempre coincidono con il manifestarsi dei primi sintomi, visto che le prime fasi di un raffreddore possono essere asintomatiche: per questo la ricerca punta a poter far assumere, senza rischi, il farmaco anche in maniera preventiva (dopo un colpo di freddo o dopo essere venuti a contatto con una persona già raffreddata, per evitare il contagio). (agg. di Fabio Belli)
SOLUZIONE PER ASMA, FIBROSI CISTICA E ALTRE MALATTIE
Una recente scoperta ha portato a una novità davvero molto interessante legata a una molecola in grado di fermare il virus del raffreddore. Quella che sembra essere una banale patologia, guaribile di solito in pochi giorni, in realtà può portare a migliorare condizioni patologiche come asma, fibrosi cistica e molte altre malattie respiratorie importanti. Ridurre le riniti può quindi essere importante per diverse patologie, aiutando a superare dei problemi poi neanche troppo comuni. Al centro dello studio c’è una proteina che viene chiamata N-miristoriltrasnferasi (Nmt) che è una piccola sostanza contenuta all’interno delle cellule umane. Questa quando viene colpita dal virus influenzale diventa vittima e ostaggio di queste non riuscendo a far superare questo problema annientando in un certo senso le difese immunitarie. (agg. di Matteo Fantozzi)
UN BESTIA NERA CON CUI GLI SCIENZIATI COMBATTONO DA ANNI
E’ una malattia banale e fin troppo comune, ma nessuno ha fino ad ora scoperto il rimedio. Stiamo parlando del raffreddore, più fastidioso che doloroso, malanno che colpisce un adulto in media due volte all’anno, e un bambino anche ogni tre mesi. Come vi abbiamo riportato, nelle scorse ore è stata pubblicata una ricerca riguardante la scoperta di una molecola che riuscirebbe ad avere la meglio sul raffreddore, ma da qui a parlare di cura, ce ne passa di acqua sotto i ponti. Contro questo malessere combattono ormai da secoli i migliori scienziati al mondo, con curriculum da far invidia a luminari, ma nessuno è mai riuscito nemmeno ad avvicinarsi ad una cura. Il raffreddore quando vuole arriva, si insidia nel corpo, infido, per poi fuoriuscire con i suoi classici sintomi: prurito alla gola, naso che cola, e starnuti. Un fastidio che può essere associato anche a qualche linea di febbre, o comunque, ad una spossatezza generale, quasi come fosse una classica influenza invernale. Eppure, così banale, nessuno è mai riuscito a combatterlo, e chissà che finalmente non si riesca ad intravedere la luce in fondo al tunnel. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“SERVIRANNO ANNI PER AVERE UN FARMACO”
Siamo vicini a sconfiggere per sempre il raffreddore? Forse è bene smorzare gli entusiasmi derivati dalla pubblicazione sulla rivista scientifica Nature Chemistry dei test di uno studio dell’Imperial College di Londra che dimostra come una molecola sia in grado di impedire al virus del raffreddore di invadere le cellule umane. Ma è il biochimico Roberto Solari, che ha condotto la ricerca insieme al chimico Edward Tate, a chiarire che questa è la “prima tappa di un cammino ancora lungo”. Solari spiega all’Ansa:”Attualmente non esistono trattamenti contro il virus del raffreddore e questa è la prima molecola capace di contrastarlo. Dopo i test sulle cellule, la prossima tappa sarà la sperimentazione su modelli animali”. Il composto verrà testato prima sui topi, per verificare che sia sicuro:”Quindi si potrà passare ai primi test sugli esseri umani, ma – ha chiarito il ricercatore – ci vorranno molti anni”. In ogni caso la speranza è che si arrivi ad una cura definitiva:”Per i giovani e per chi è in buona salute, il raffreddore non è certamente gradevole, ma non c’è rischio di vita. Invece è diverso il caso di chi soffre di asma, enfisema, bronchiti o fibrosi cistica: in questi casi anche un banale raffreddore può provocare gravi conseguenze, che potrebbero portare anche al ricovero in ospedale”. (agg. di Dario D’Angelo)
RAFFREDDORE, MOLECOLA BLOCCA IL VIRUS
Su Nature Chemistry è stata pubblicata una ricerca inglese ancora alle prime fasi di sperimentazione ma davvero molto promettente. E’ stata scoperta infatti la molecola che impedirebbe al virus di replicarsi e pare che possa funzionare su tutti i ceppi di microbi, dando quindi un ko tecnico al raffreddore per il futuro. L’esperimento è stato condotto all’Imperial College di Londra e nel team di ricerca c’è anche un biochimico italiano. Al momento però si è ancora ben lontani dalla soluzione perché sono stati lanciati i test sulle cellule, ma non ancora le prove sugli uomini. Prima di arrivarci infatti dovrebbero essere lanciati degli studi sugli animali per capire se davvero questa scoperta è attuabile e può sconfiggere il raffreddore. Lo studio si basa sull’incapacità del virus di essere autonomo, questo infatti per sopravvivere sfrutta i meccanismi delle cellule umane.
DUE DIVERSI TIPI DI RAFFREDDORE
Spesso con la parola raffreddore si indica una cosa molto generica legata alla presenza di sintomi molto simili a quelli dell’influenza, ma come funziona il raffreddore? Si tratta di una rinite acuta che può avvenire per origine virale dando vita a un raffreddore di tipo comune o per allergia arrivando a una rinite di base allergica. Si tratta sicuramente di situazioni non gravi ma comunque fastidiose che colpiscono ogni anno, in autunno e inverno soprattutto, milioni di italiani. In questo periodo per l’arrivo dei pollini primaverili è più comune il raffreddore allergico che di sicuro crea problemi perché porta a irritazioni con lacrimazione acuta e continui starnuti. Il freddo invece causa soprattutto il raffreddore comune che può portare oltre che a naso otturato anche a mal di gola e tosse. Un problema che fino a questo momento è stato sempre limitato, ma mai risolto del tutto fino a questa svolta che potrebbe essere epocale.