Sabato 19 maggio sarà la giornata nazionale del mal di testa, un buon momento per affrontare una riflessione su una patologia che in Italia colpisce sempre più persone. Si parla addirittura di 26 milioni di italiani come racconta Ansa, con la giornata che sarà intitolata quest’anno “dai una spallata al tuo dolore”. Saranno molte le iniziative portate avanti dal Sin (Società italiana di neurologia) e dall’Anircef (Associazione neurologica italiana per la ricerca delle cefalee). Sarà importante fare corretta informazione e capire anche la differenza tra i vari tipi di mal di testa che si possono accusare. Intanto la scienza fa passi in avanti con gli anticorpi monoclonali, delle molecole immesse sul mercato che sono state pensate direttamente per bloccare l’attività della piccola proteina che è in realtà responsabile degli attacchi di mal di testa più frequenti.



AFFLIGGE 26 MILIONI DI ITALIANI

Il mal di testa è una delle patologie più diffuse in Italia, basti pensare che ne soffrono circa ventisei milioni di italiani. Secondo quanto riporta Ansa poi è tra le prime dieci cause al mondo di disabilità. Sicuramente la cosa più difficile da fare è una diagnosi precisa, anche perché non tutti i mal di testa sono uguali e non tutti si possono curare nello stesso modo. Sicuramente da molto sottovalutato in alcuni casi può ridurre sensibilmente le possibilità di chi ne soffre, costringendo addirittura a passare giorni a letto senza essere in grado di effettuare le normali attività giornaliere. Per questo è importante la ricerca anche sui sintomi e per provare a superare qualcosa che non è sempre facile da descrivere e da diagnosticare. In Italia per fortuna anche in questo campo la medicina ha fatto grandissimi passi da gigante in avanti e che permetteranno prima o poi di superare definitivamente questo problema.

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