Ma come si fa a calcolare ”l’età umana” di un cane? Superato il dogma dei sette anni per uno dobbiamo seguire alcune semplici indicazioni. Al momento c’è però da sottolineare come non ci sia una linea guida principale visto che zoologi e veterinari non sono d’accordo su questo punto. Alcuni sottolineano come in realtà il primo anno sia identico a quello degli umani e che poi dal secondo si inizia a valutarne uno come sette. Molti non sono d’accordo anche perché un cane dopo appena un anno raggiunge la maturità sessuale. Bisogna quindi fare un’altra riflessione che ci porta a capire come tutto varia in base alla stazza e alla razza del cane. Di base i meticci sono più longevi di quelli di razza e poi ci sono anche alcune specifiche che hanno aspettative maggiori. Tutti infatti avranno notato come per esempio i cani più piccoli vivano di più rispetto a quelli più grandi, questo sicuramente è un motivo per far muovere l’orologio biologico maschile più rapidamente.
UN FALSO MITO
Chiunque prima o poi nella vita ha creduto al falso mito che un anno di un cane vale come sette di un uomo. In realtà è una falsa che ha per tantissimi anni è stato quasi un dogma per quanto riguarda i nostri amici a quattro zampe. In molti infatti pensano tuttora che i cani vivano poco proprio perché gli anni vanno moltiplicati per sette. Non c’è niente di più errato a pensare che un cane di tre anni abbia ventuno anni di vita umana, con il carattere che può variare molto di razza in razza. Per questo è meglio cercare di seguire le indicazioni che può tranquillamente dare un professionista preparato come un veterinario. Molto infatti dipende dalla stazza del cane e dalla razza, ma non tutto è così semplice e matematico da valutare come invece molti credono. Uno strumento importante quello della valutazione dell’età del cane che ci porta a riflettere anche sull’alimentazione e sulle scelte da compiere nell’addestramento.