Sicuramente il ragno violino è molto pericoloso, tanto che un suo morso può portare a conseguenze davvero importanti. Ma cosa accade precisamente quando si viene pizzicati da questo animale? Il morso del ragno violino porta alla necrosi dei tessuti, una situazione davvero difficile poi da curare e che porta all’intervento chirurgico per la rimozione della parte necrotizzata. Ovviamente sono diverse le situazioni che si verificano e l’esistenza di un siero adatto può sicuramente facilitare le cose. Molto importante è una diagnosi rapida che porta a localizzare il problema immediatamente, evitando che la situazione possa degenerare con l’entrata in circolo di ciò che con il morso il ragno violino lascia nel nostro corpo. Purtroppo il siero funziona bene ma è prodotto solo in Messico e al momento non è disponibile rapidamente in tutto il paese. (agg. di Matteo Fantozzi)



IL RACCONTO DI UN RAGAZZO MORSO DALL’ANIMALE

Nell’ultimo periodo si parla davvero molto del ragno violino, cercando di capire qual è il vero pericolo che si incorre nell’essere eventualmente da lui punti. Su Scienze-Naturali.it possiamo leggere l’intervista di un ragazzo, di nome Rocco, che è stato punto da questo ragno violino e che ha raccontato cosa è accaduto. Questi ha spiegato: “Nel giugno del 2015 sono stato punto a Parabita in provincia di Lecce. Questo è salito sui jeans che avevo lasciato di notte su una sedia, li ho indossati senza accorgermi di niente e quando mi sono seduto in macchina il ragno schiacciato ha iniziato a mordermi sul ginocchio. All’inizio non capivo di che si trattasse, non sapevo niente della sua pericolosità. Dopo alcune ore però il livido attorno alla ferita mi ha fatto preoccupare. Mi è iniziata a salire la febbre e il dolore è diventato intenso. Al pronto soccorso mi hanno subito ricoverato somministrandomi cortisonici e anticoagulanti antibiotici“. Una situazione molto delicata che per fortuna non ha portato grandi conseguenze anche se il ragazzo è stato sottoposto dopo 4 mesi a un intervento visto che la ferita non guariva e si era formata una porzione di tessuti necrotizzati nota come escara. Una storia che per fortuna alla fine ha lasciato solo una cicatrice come ricordo. (agg. di Matteo Fantozzi)



IL SIERO PRODOTTO IN MESSICO

Fino a qualche giorno fa si parlava poco del ragno violino, nonostante sia molto diffuso in Italia. Il caso dell’uomo di Terni salvo quasi per miracolo ha però scatenato dubbi e paure. Ora però si parla di un serio che potrebbe essere l’antidoto al morso dell’aracnide, noto anche come ragno eremita o, in termini scientifici, Loxosceles rufescens. Questo siero sarebbe in grado di eliminare la tossicità del veleno, ma – come riportato da El Sol de San Juan del Rio – si trova in Messico. Il siero Reclusmym è prodotto infatti dall’Institute Bioclon, che si trova a Città del Messico. L’azienda è specializzata nella produzione di sieri e antidoti contro diversi serpenti e ragni, compreso il ragno violino.  Finora sconosciuto in Italia, andrebbe acquistato per entrare nel sistema sanitario nazionale. Prima però andrebbe verificato se si tratta di un antiveleno sicuro, visto che può presentare effetti collaterali. I numeri comunque confortanti: l’Istituto messicano di previdenza sociale (IMSS) ha rivelato che durante l’anno 2017 sono stati trattati almeno 20 casi di puntura di ragno violino. Per ora in Italia chi sospetta di essere stato morso dal ragno violino non può fare altro che correre al pronto soccorso per farsi subito curare. 



RAGNO VIOLINO, C’È UN SIERO CONTRO IL VELENO

Per il trattamento delle punture di ragno ci sono solo 10 antiveleni usati clinicamente. Sono tutti di origine equina e sono efficaci nel neutralizzare il veleno. Ma questi sieri presentano molti inconvenienti, dovuti alla natura eterologa delle proteine presenti. Possono suscitare quindi reazioni precoci o tardive nei pazienti umani. I ricercatori, come riportato dai media messicani, spiegano che solo un sottoinsieme di anticorpi o frammenti di anticorpi presenti in questi antiveleni ha un valore terapeutico, perché la presenza di immunogeni non tossici nei veleni usati per l’immunizzazione può provocare anticorpi terapeuticamente irrilevanti nell’animale immunizzato. Inoltre, le diverse risposte immunitarie degli animali possono dar luogo a variazioni. Peraltro il processo di raccolta del veleno per studiare i sieri è laborioso, di conseguenza la sfida dal punto di vista dell’innovazione tecnologica è importante per ottenerne più sicuri ed efficaci. Vanno ad esempio stabiliti processi di produzione più sostenibili che siano indipendenti dal veleno e dagli animali. Ma il siero Reclusmym rappresenta una risposta confortante contro i morsi da ragno violino.