Dagli USA al Canada, passando per Giappone, Australia, India e ovviamente Europa: l’omaggio di Google con un apposito doodle al chimico danese S.P.L. Sørensen investe praticamente tutto il mondo, ad ulteriore conferma del fatto che ci troviamo di fronte ad un chimico che ha veramente lasciato il segno grazie alle sue ricerche e soprattutto grazie all’introduzione della scala del pH. Per misurare l’acidità o basicità di una soluzione, il chimico danese utilizzava la cosiddetta cartina al tornasole, una striscia di carta caratterizzata dalla presenza di un colorante vegetale che a contatto con il campione da analizzare riconosce l’acidità o l’alcalinità dell’elemento. Si può dire, però, che Sørensen abbia anche condizionato la lingua. Quante volte ci è capitato di sentir dire una frase del tipo, “il suo comportamento sarà la cartina al tornasole della sua fedeltà”. La controprova, il termometro, la testimonianza di una verità. A conferma, ancora una volta, dell’attendibilità del metodo di misurazione inventato da Sørensen…
S.P.L. SØRENSEN
Tante di quelle volte abbiamo usato l’espressione: “Dev’essere dovuto al pH”, eppure quasi mai eravamo a conoscenza di chi la scala per misurare l’acidità di un determinato elemento l’avesse inventata. Oggi è il giorno della rivincita per S.P.L. Sørensen, il chimico danese che attraverso i suoi studi ha reso possibile misurare l’acidità (o la basicità) di una soluzione acquosa. Nato nel 1868 ad Havrebjerg, S.P.L. Sørensen si laureò a Copenaghen e all’età di 33 anni diventò direttore del Laboratorio Carlsberg (sì, il proprietario era lo stesso della famosa marca di birre!). Il settore di specializzazione di Sørensen, il cui nome completo è Søren Peter Lauritz Sørensen, era l’analisi delle proteine e degli aspetti termodinamici della chimica delle proteine. Il concetto di pH, da lui stesso introdotto, venne portato a conoscenza della comunità scientifica nel 1909.
DOODLE E PH
Ma che cos’è il pH di cui Sørensen è in un certo senso considerato il papà? Letteralmente la sigla sta per “pondus hidrogenii'”, che in latino significa “potenziale dell’idrogeno”. Senza rispolverare concetti di chimica che potrebbero procurarvi l’incubo di essere ritornati al liceo, basta dire che il pH serve a misurare l’acidità o basicità di una soluzione acquosa. La scala inventata da Sørensen va convenzionalmente da un valore minimo 0 a un valore massimo 14. A metà strada troviamo il valore 7 (neutro), che corrisponde alla condizione tipica dell’acqua distillata a 25 °C. Google celebra oggi Sørensen con un doodle interattivo che sta riscuotendo molto successo sul web: protagonista uno scienziato che di volta in volta ci propone un elemento diverso (da un pomodore ad un limone, fino al sapone) e ci chiede di indicarne appunto il pH. Il metodo più utilizzato per misurare il pH è quello che prevede l’utilizzo della “cartina tornasole”, che diviene rosa in ambiente acido e azzurra in ambiente alcalino.