In merito alle ”dune” di metano scoperte su Platone grazie alla sonda New Horizons ha parlato, come riportato da IlPost.it, Matt Telfer. Questi è uno dei ricercatori della Plymouth University, che si trova nel Regno Unito, e ha partecipato allo studio di questo fenomeno. Ha sottolineato con precisione: “Vediamo montagne, ghiacciai, ghiaccio in movimento. Nonostante sia molto rarefatta abbiamo prove di come l’atmosfera stia contribuendo a modificare la superficie di quel mondo proprio come avviene sul nostro pianeta”. Le dune in questione si troverebbero alla base di alcune formazioni montuose e con un orientamento perpendicolare a quello dei venti che soffiano incessanti sul piante. Non sarebbe però il vento a determinarne la forma, sicuramente ci troviamo di fronte a un argomento molto complesso che ha bisogno di approfondimenti condotti da personaggi davvero preparati.



IMMAGINI MAI VISTE

La sonda spaziale New Horizons ha fornito delle nuove immagini di Plutone che un gruppo di ricercatori ha analizzato con attenzione. Questi sembrano delle piccole dune e si trovano sulla superficie del pianeta nano. Non sembra si tratti di formazioni sabbiose, ma una mistura di metano ghiacciato un gas che conosciamo molto bene sulla terra. Sicuramente è una scoperta interessante che ci invita a guardare con occhi diversi il pianeta in questione e apre a possibilità interessanti. Lo studio dell’astrologia si muove quindi per cercare di capire sempre di più cosa ci circonda. L’utilizzo di sonde come New Horizons ci permette di avvicinarci davvero molto a questo spettacolo e di aprire nuove possibilità di studio. Vedremo se si riuscirà a capire bene cosa significano queste piccole dune presenti su Plutone e soprattutto come mai non ci si era ancora accorti di queste fino al momento attuale.

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