Una scoperta scientifica straordinaria che regala ancora lustro alla ricerca italiana. E’ stata infatti completata quella che viene definita la struttura fisica dell’universo: è stata infatti trovata la massa mancante, ossia la materia visibile della struttura dell’universo di cui i calcoli degli scienziati internazionali avevano dimostrato con certezza l’esistenza, ma di cui non era stata trovata una prova tangibile in 10 miliardi di anni di storia del cosmo: materia mancante che di fatto si racchiude nei filamenti di gas che attraversano l’universo, come se si trattasse della struttura di una ragnatela. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature, e come detto la paternità è tutta italiana, nella fattispecie dell’italiano Fabrizio Nicastro, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, basata sui dati trasmessi dal telescopio Xmm-Newton dell’Agenzia Spaziale Europea.
I FRUTTI DI 18 ANNI DI TENTATIVI
Il commento rilasciato all’agenzia Ansa di Nicastro è ovviamente permeato di gioia e soddisfazione: “Le nostre osservazioni, giunte dopo 18 anni di incessanti tentativi da parte di diversi gruppi di ricerca nel mondo, hanno finalmente individuato la materia ordinaria mancante dell’Universo. La materia che abbiamo trovato è esattamente nella posizione e nella quantità predette dalla teoria, quindi possiamo dire di aver risolto uno dei più grandi misteri dell’astrofisica moderna: quella dei barioni mancanti.” Un importante lavoro scientifico d’equipe al quale ha partecipato, oltre all’Istituto Nazionale di Astrofisica, anche l’Università di Trieste, l’Università di Roma Tre e l’Osservatorio di Bologna.