L’Homo Erectus si è estinto a causa della sua pigrizia. A renderlo noto è una ricerca condotta dall’Australian National University (ANU) secondo cui questa specie di ominidi non si sarebbe adattata al cambiamento dell’ambiente circostante. Il dott. Ceri Shipton ha portato avanti uno studio sull’Homo Erectus dopo aver scoperto alcuni fossili nella penisola iberica scoprendo come gli ominidi appartenenti a tale specie abbiano fatto il minimo sforzo per adattarsi ai cambiamenti ambientali. Per cacciare utilizzavano qualsiasi tipo di roccia, a condizione che si trovasse vicino al proprio habitat. Nel momento in cui le condizioni climatiche hanno causato cambiamenti al suo habitat, l’homo erectus è stato incapace di adattarsi. Non solo evitava di spostarsi dal proprio ambiente, ma non andava neanche in perlustrazione per trovare un luogo che potesse agevolare la sua sopravvivenza. Una pigrizia che gli è costata l’estinzione.
L’HOMO ERECTUS SI E’ ESTINTO PER LA PIGRIZIA
“Non solo erano pigri, ma erano anche assai prudenti – spiega il Dr Shipton -. I campioni di sedimenti ritrovati hanno mostrato come l’ambiente circostante si stesse trasformando, senza che loro modificassero le proprie abitudini o cercassero di sviluppare i propri strumenti. Non si è verificata alcuna progressione. Penso che alla fine l’ambiente sia diventato troppo secco per garantire loro la sopravvivenza”, ha spiegato il dott. Ceri Shipton. Diversamente dall’homo erectus, i suoi discendenti, l’uomo di Neanderthal e il sapiens sono riusciti ad adattarsi all’ambiente imparando, ad esempio, ad accendere il fuoco. Secondo uno studio condotto dall’Università di Leiden, l’uomo di Neanderthal era solito percuotere gli oggetti con la pirite, un minerale duro che, a contatto con il metallo, provocava delle scintille.