Non è ancora dato sapere a quanto possa essere stato venduto il primo ticket per quello che sarà l’esordio del turismo spaziale nella storia dell’uomo: infatti, dopo l’annuncio fatto da Elon Musk attraverso il profilo del progetto Space X, ci si domanda quanto il fortunato acquirente del primo biglietto spaziale possa aver pagato per diventare non solamente in un futuro più o meno prossimo (anche se si parla almeno di tre anni di attesa) il venticinquesimo uomo sul satellite e il primo turista spaziale di sempre. Tuttavia, l’avveniristico obiettivo che si propone il padre di Tesla è proprio quello di rendere un giorno i viaggi nel cosmo alla portata di tutti e per farlo sta mettendo a punto il Bfr, Big Falcon Rocket che tuttavia al momento può solo viaggiare nell’orbita terrestre. Dunque, anche se la dead line, inizialmente fissata per il 2018, adesso è stata spostata al 2019, pare difficile pensare che tra qualche mese l’acquirente (si mormora un facoltoso uomo nipponico) possa davvero essere protagonista del primo viaggio da privato sulla Luna. (agg. di R. G. Flore)



PRESTO IL 25ESIMO UOMO SULLA LUNA?

Finora sono solo ventiquattro i fortunati che, nella storia dell’umanità, sono stati sulla Luna ma presto se ne aggiungerò un altro a questa lista, dando vita forse alla prima forma di turismo spaziale: dietro questo ambizioso progetto c’è, come al solito, il vulcanico Elon Musk, numero uno di Tesla che attraverso Twitter ha annunciato che lunedì prossimo sarà svelato il nome del primo turista del cosmo che ha acquistato un ticket per raggiungere il satellite. Secondo alcune indiscrezioni, si tratterebbe di un facoltoso giapponese anche, al momento, quello di Musk è solamente un progetto futuristico e che è ancora in fase di test con alcuni voli di prova del razzo Bfr, mentre per le prime, vere spedizioni sulla Luna bisognerà attendere almeno tre anni.



IL PROGETTO “SPACE X” DI MUSK

Intanto, il progetto Space X continua ad andare avanti e apre una nuova frontiera dopo che in passato quello del satellite era il sogno di pochi astronauti e inserito in programmi militari e non certo per finalità turistiche. Secondo quanto si apprende, la compagnia di Musk avrebbe infatti già cominciato a ricevere e ad accogliere delle prenotazioni per questi viaggi ancora futuristici e che, peraltro, consentiranno ad un essere umano di mettere piede sulla Luna dopo che l’ultima occasione fu quella della Missione Apollo nel 1972. A dire il vero, già l’anno scorso Musk aveva anticipato che il 2018 sarebbe stato l’anno di svolta per i viaggi spaziali privati ma poi i rallentamenti nella progettazione dello space rocket Bfr hanno costretto a rinviare la fatidica data. Quest’ultimo, inoltre, sarà alto circa 106 metri, 9 di diametro e avrà un carico massimo di 150mila kg ma potrà in principio volare solo nell’orbita terrestre. Per la Luna, c’è ancora tempo.