È morto Jerry Merryman, l’uomo che inventò la calcolatrice tascabile: all’età di 86 anni si è infatti spento qualche giorno (ovvero il 27 febbraio, anche se solo oggi la notizia è diventata di pubblico dominio) a causa delle complicazioni di una insufficienza cardiaca e renale colui che nel 1967 creò il primo prototipo della cosiddetta calcolatrice “handheld”. A rivelarlo alla stampa nelle ultime ore è stata Kim Ikovic, figlia dell’ingegnere elettrotecnico che era nato a Hearne (Texas) nel 1932 e che sin da ragazzo aveva doti fuori dal comune per l’elettronica e dintorni: infatti già a 11 anni il piccolo Jerry riparava delle radio per i suoi concittadini ma la svolta della sua vita arrivò quando entro nel dinamico team della Texas Instruments, dove assieme ad altre tre persone creò la prima calcolatrice portatile: come è noto, quel gruppo di ricerca che comprendeva anche Jack Van Tassel era guidato da Jack Kilby, noto per il Premio Nobel per via dell’invenzione del circuito integrato nei computer.
ADDIO ALL’INVENTORE DELLA CALCOLATRICE
Fu proprio nel 1967 che Jerry Merryman e i suoi due colleghi chiesero per la prima volta un brevetto per quell’invenzione che poi fu rivisto fino al modello prodotto nel 1974 e che ha rivoluzionato la vita di molti: quel dispositivo tascabile infatti già negli Anni Settanta divenne un oggetto di culto e molto diffuso e forse nemmeno i suoi inventori all’epoca immaginavano che circa trent’anni dopo ne sarebbe stata fatta una versione digitale che praticamente è disponibile su qualsiasi device elettronico in commercio oggi. Quel modello originario, denominato Cal-Tech, vide per la prima volta la luce nei laboratori di ricerca della Texas Instruments, ma a commercializzato per la prima volta fu Canon che della Texas era uno dei principali partner, prima che prendesse il nome di Pocketronic e fosse a disposizione del grande pubblico.