Tra coloro che hanno reso possibile la “foto del secolo”, ovvero la prima immagine in assoluto di un buco nero, figurano anche due scienziate di Bologna. Lo rivela Corriere.it che spiega come tra i ricercatori di tutto il mondo che hanno reso possibile questa impresa storica figurano anche i nomi di Elisabetta Liuzzo e Kazi Rygl dell’Istituto nazionale di astrofisica a Bologna. Le due donne lavorano all’Inaf e sul proprio notiziario online ha fatto sapere: “Sono due ricercatrici del nodo italiano dell’Alma regional centre uno dei sette che compongono la rete europea che fornisce supporto tecnico-scientifico agli utenti di Alma e che è ospitato proprio presso la sede dell’Inaf di Bologna”. Le due bolognesi però non sono le uniche italiane del progetto. Con loro anche Ciriaco Goddi, segretario del consiglio scientifico del consorzio Eht e responsabile scientifico del progetto. In particolare, le ricercatrici nostrane fanno parte del team che si occupa di calibrazione e imaging. Liuzzo e Rygl hanno partecipato allo sviluppo di uno dei tre software usati per la calibrazione dei dati dell’Event horizon telescope. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



56 MILIONI DI ANNI FA: DA EINSTEIN A SAURON…

Mentre le ironie sui social proseguono su tutta la linea – alcuni addirittura “vedono” nella foto del buco nero una sorta di “fac-simile” dell’occhio di Sauron (né Il Signore degli Anelli) – desta ancora più impressione sapere che la foto proviene da 56milioni di anni indietro nel tempo, qualcosa che la mente umana riesce a fatica solo a concepire. «Questo straordinario risultato non solo ci regala la prima immagine di un buco nero, ma ci fornisce anche una prova diretta della presenza di buchi neri supermassicci al centro delle galassie e del motore centrale dei nuclei galattici attivi» spiega Mariafelicia De Laurentis, ricercatrice dell’Infn e professore di astrofisica all’Università Federico II di Napoli tra i vari scienziati che hanno collaborato con il gruppo di analisi teorica dell’esperimento. Secondo la stessa ricercatrice, tutte le osservazioni fatte dagli 8 potenti telescopi «vengono ora a costituire un nuovo strumento di indagine per esplorare la gravità nel suo limite estremo e su una scala di massa che finora non era stata accessibile. Dal punto di vista concettuale, il risultato rappresenterà uno strumento formidabile per studiare, confermare o escludere le varie teorie relativistiche della gravitazione formulate a partire dalla teoria della Relatività generale di Albert Einstein».



LE PRIME IRONIE SOCIAL

La prima foto reale di un buco nero, diffusa nei minuti passati è diventata in poco tempo virale ed ha confermato che quanto sostenuto da Einstein era giusto. Non solo, dunque, i buchi neri esistono ma sono anche molto simili a come li aveva descritti nella sua Teoria delle Relatività Generale. A sostenerlo, come spiega Fanpage.it, è Ciriaco Goddi, dell’Università di Nijmegen e Leiden (Olanda) nonché membro del gruppo di ricerca dell’Event Horizon Telescope. Mentre restano accesi i riflettori sull’evento di portata storica, la rete si scatena con paragoni ironici subito emersi sui social, in particolare su Twitter, dove la foto del buco nero sta facendo il giro affiancata però ad altri temi scottanti del momento. “Tutta questa agitazione per il buco nero, quando bastava diffondere una copia del Def”, scrive qualcuno. Il riferimento è alla coincidenza legata all’uscita dell’immagine del secolo e l’approvazione del Def (il documento di economia e finanza che dovrà indirizzare la nostra politica economica). Ed ancora, “Ecco il nuovo simbolo del Movimento 5 Stelle: verrà usato a partire dalle prossime elezioni Europee”, scrive un altro utente pubblicando il simbolo del Movimento 5 Stelle dove però al posto delle stelle, appunto, sono presenti cinque immagini del buco nero appena immortalato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“ORIZZONTE DEGLI EVENTI IMMAGINE DEL SECOLO”

Se finora ci si doveva basare esclusivamente su ricostruzioni computerizzate, adesso sarà possibile ammirare la prima foto reale di un buco nero. Le immagini sono state mostrate oggi da un gruppo di scienziati internazionali del progetto Event Horizont Telescope che sono giunti dopo anni di lavoro a questa grandissima e storica impresa riuscendo così a catturare l’immagine dell’oggetto più misterioso dell’Universo. Non è un caso se quella emersa nei minuti scorsi è già stata ribattezzata come “l’immagine del secolo” in riferimento al buco nero Messier 87, al centro della galassia Virgo A (o m87), distante 55 milioni di anni luce. Ciò è stato possibile grazie alla presenza di otto radio telescopi distribuiti in diverse zone della Terra e che hanno offerto ciò che per molti ha rappresentato una visione spettacolare. La foto è stata mostrata, come previsto, appena dopo le 15.00 in conferenza stampa in diretta, rappresentando la prima immagine reale di un buco nero e della sua ombra. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

PIETRA MILIARE NELL’ASTROFISICA

Una pietra miliare dell’astrofisica, oggi verrà mostrata la prima foto di un buco nero: un evento storico, con la prima immagine dei corpi celesti più estremi che si possano immaginare. Focus evidenzia che, inghiottendo tutto ciò che varca il loro confine, appaiono come sfere nere delimitate da una superficie definita orizzonte degli eventi. Per vedere ciò che succede attorno a questo orizzonte degli eventi, è necessario utilizzare dei radiotelescopi. E c’è grande attesa sui social network, con centinaia di commenti dedicati alla grande scoperta: «Oggi è un giorno importante per l’astrofisica: tenteranno di fotografare il buco nero situato al centro della nostra galassia, confermando la veridicità della teoria della relatività di Einstein», «Alle 15 di oggi verrà pubblicata la prima foto reale di un buco nero e qualsiasi sia la sua reale immagine, la rappresentazione in Interstellar rimarrà sempre quella più bella», «Oggi alle 15 uscirà la prima immagine del buco nero e sento l’adrenalina che viene rilasciata e va ad attivare tutti gli organi bersaglio». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

TRA EINSTEIN E ORIZZONTE DEGLI EVENTI

Tra Hawking e Einstein, in mezzo la scienza, la conoscenza e curiosità dell’uomo e soprattutto il “mistero”: non è un tratto di filosofia né di scienza applicata ma “semplicemente” l’attesa che l’evento di oggi “Event Horizon Telescope (EHT)” sta generando nell’intera comunità internazionale. Oggi avremo infatti una prima foto storica di un buco nero, un “controsenso” anche solo a scriverlo, eppure possibile dopo l’instancabile lavoro “certosino” degli ultimi decenni di ricerche scientifiche del progetto Eht. Alle ore 15 in Italia sarà possibile seguire in diretta streaming video la conferenza stampa internazionale dove verranno presentati gli studi e soprattutto le prime immagini reali di un buco nero, dopo che solo qualche decennio fa si metteva in dubbio addirittura la stessa esistenza. Fotografare significa di fatto catturare l’“ombra” di tale buco nero: questa è stata l’impresa portata a termine grazie a un grande sforzo internazionale con la collaborazione di decine di scienziati ed esperti. I buchi neri, vale la pena riannodare gli studi “sopiti” del liceo, si formano quando le stelle muoiono, poi collassano su se stesse e creano una “regione” dove la forza di gravità è talmente forte che nulla può sfuggire e venire così risucchiato per sempre.

LA DIRETTA STREAMING VIDEO DEL BUCO NERO

Al momento ancora non è chiaro quale sia l’orizzonte degli eventi di un buco nero inquadrato dall’immagine: in molti ipotizzano possa essere il Sagittarius A (il buco nero al centro della Via Lattea), ma le ipotesi fatte tengono anche conto di quasar al centro della galassia M87 (a circa 60 milioni di anni luce da noi). Sono stati 8 radiotelescopi utilizzati negli ultimi anni (con la raccolta dati durante l’interno 2018 e 2019) per immortalare la “foto del secolo” svelata oggi al mondo interno: coinvolti 60 istituti scientifici a livello mondiale, compreso il nostro Istituto nazionale di Astrofisica. Fino ad oggi gli scienziati non erano mai stati in grado di fotografare i buchi neri, ma sono riusciti ad ascoltarli visto le onde gravitazionali roboanti create durante i rari scontri tra le “voragini”. Oggi però si fa la storia e tra qualche ora la prima immagine verrà svelata, arrivando così ad aggiungere quel tassello in più che riguarda la misteriosa e tutt’oggi innovativa teoria della relatività di Albert Einstein. La Relatività finora è riuscita a spiegare tutto quello che vediamo accadere nell’Universo, ma oggi si potrebbe osservare qualcosa che in maniera così massiccia riesce a deformare lo spazio-tempo attorno a sé «piegando la luce di tutto ciò che lo circonda e l’immagine di quello che sta sullo sfondo» riporta Repubblica Scienze. Si dovrà dunque “rivedere” la teoria di Einstein? Ai posteri – anzi, alle future foto – l’ardua sentenza..