Il quotidiano La Verità si è soffermato nell’edizione di ieri sulla ricerca di tre ex farmacologi del colosso Moderna, più uno, secondo cui i vaccini mRna sono nocivi e a rischio tossicità. Il riferimento è al documento dal titolo «Strategie per ridurre i rischi di tossicità di farmaci e vaccini a mRna» che è stato pubblicato sulla rivista Nature Review Drug Discovery, e attraverso cui si elencano le criticità della tecnologia a mRna, utilizzata per far scomparire il covid. Si tratta di una revisione che lancia l’allarme sui «potenziali rischi per la sicurezza associati a questa prima generazione di vaccini mRNA», in commercio dal 2021.



A firmare la review sono stati precisamente Dimitrios Bitounis, Eric Jacquinet, Maxi-millian A. Rogers e Mansoor M. Amiji (tutti e 4 ex Moderna tranne uno) e si sofferma, come scrive La Verità, su tutte le evidenze “scientifiche di cui gli scienziati interpellati dalla Verità parlano da anni”. «Le componenti strutturali delle nanoparticelle lipidiche, i metodi di produzione, il processo di somministrazione e le proteine prodotte da mRna complessi presentano tutti problemi di tossicità», si legge nel documento.



SCIENZIATI MODERNA: “VACCINI A RISCHIO TOSSICITÀ, NON POSSONO IGNORATI”

E ancora: «Tutti i nuovi vaccini mRna rappresentano problemi di tossicità che non possono più essere ignorati. Come si possono rendere più sicuri?». Robert Malone, quello che viene considerato l’inventore della tecnologia mRna, commenta: «Da veterano è per me inconcepibile che questi autori non abbiano dovuto sottoscrivere, lasciando Moderna, clausole restrittive di non divulgazione con l’azienda e quindi è molto probabile che Moderna abbia pre-approvato questa revisione. Nel migliore dei casi, Moderna vuole che siano riassunte e rappresentate le informazioni sui rischi e sulla tossicità mRna per migliorare la sua reputazione. Un’interpretazione meno generosa – continua – è che questo articolo sia una raffinata strategia di propaganda, comunemente definita limite hangout , tecnica che consiste nel concentrarsi su informazioni meno rilevanti e implica la rivelazione deliberata di alcune informazioni per cercare di confondere e nasconderne altre».



SCIENZIATI MODERNA: QUAL E’ LO SCOPO DELLA NUOVA RICERCA?

Maddalena Loy de La Verità sottolinea come non sia chiara l’uscita di tale pubblicazione ma la cosa certa è che Moderna continua a consigliare il vaccino anti covid a chiunque abbia più di sei mesi, nonostante il siero non abbia mai ottenuto l’autorizzazione definitiva, ma solo quella di emergenza. Per Malore tale pubblicazione potrebbe avere come scopo l’incoraggiamento di nuovi investimenti sulla tecnologia mRna e «spendere un sacco di soldi sorvolando sulle criticità di base che ancora devono essere risolte».

In ogni caso il professor Amiji, l’unico dei quattro non legato a Moderna, specifica che le criticità non riguardano i vaccini anti covid «l’approazione della Fda supporta la premessa che questi siano sicuri ed efficaci», per poi aggiungere: «Se dobbiamo considerare l’mRna in altri contesti come i vaccini contro il cancro la questione della sicurezza dovrà essere attentamente valutata».