Quando la didattica si fonda sul metodo dell’esperienza, cioè sul porre domande al mondo della natura e rispondere a esse attraverso attività sperimentali, lo studio del suolo diventa uno strumento importante per capire la bellezza del pianeta su cui viviamo e la necessità di salvaguardarne le caratteristiche. Così ragazzi appena usciti dalla scuola primaria sono guidati a scoprire gli aspetti disciplinari di una realtà complessa. Si lavora in in aula, in laboratorio, nel giardino della scuola e, durante un’uscita didattica si rilegge, sul campo, il cammino compiuto nei contenuti e nell’atteggiamento con cui si è imparato a guardare il mondo.



 

In questo contributo racconto le fasi di un percorso di apprendimento sul «suolo» realizzato in una classe prima della Scuola Secondaria di primo grado. Un argomento «difficile» all’inizio della secondaria, perché il suolo è una realtà complessa che implica concetti e nozioni di diverse discipline. Ho sviluppato il tema utilizzando diverse metodologie didattiche, fondate decisamente sul metodo dell’esperienza, cioè sulla capacità di porre domande al mondo della natura e di rispondere ad esse attraverso attività che coinvolgono gli studenti in prima persona.



In primo luogo la sperimentazione sia con semplici esperienze sul campo sia con esperimenti svolti a gruppi; a queste attività pratiche è sempre seguita la rilettura del lavoro svolto attraverso relazioni scritte – in particolare schede di laboratorio utilizzate anche come verifica.

Importante è stata anche la lezione dialogata, per stimolare e orientare l’osservazione e/o la riflessione. E, non ultimo, lo svolgimento di ricerche a gruppi – con esposizione a tutta la classe.

Il lavoro ha occupato il tempo di sei mesi e si è svolto in diversi ambienti della scuola: l’aula, il giardino e il laboratorio di scienze.



Il Sentiero del Viandante è un percorso escursionistico di circa 40 km lungo la sponda orientale del Lago di Como

Come descrivo di seguito, le attività sperimentali si possono condurre ovunque. Tuttavia, una uscita didattica pensata ad hoc (al Sentiero del Viandante, percorso nel tratto da Varenna a Bellano) è stata importante per rileggere il cammino compiuto.

 

Pronti … via

Il percorso inizia con secchiello e paletta. I ragazzi sono stati accompagnati in cortile ed è stato chiesto loro di prendere una manciata di terreno. Subito si è presentato il problema su cosa fosse il terreno: anche l’erba? e i sassi? In questa prima fase non ho fornito loro una risposta, ma ho lasciato che decidessero liberamente. Una volta fatto il prelievo ho chiesto di osservare il campione raccolto e di rispondere sul quaderno a una semplice domanda: cosa c’è nel campione di terreno prelevato? Attraverso una lezione guidata e partendo da alcuni criteri proposti dal libro di testo in adozione siamo riusciti a rispondere alla domanda iniziale e a fare una prima classificazione delle componenti presenti nei diversi campioni.

 

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Emanuela Occhipinti
(Docente di Matematica e Scienze presso la Scuola Secondaria di Primo Grado Benedetto MarcelloIstituto Luciano Manara di Milano)

 

© Rivista Emmeciquadro

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